Evita errori sul Reddito di cittadinanza e l’accredito dell’assegno unico: i chiarimenti essenziali dell’INPS per ottenere il beneficio al meglio

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L’INPS ha emesso una circolare e un messaggio per fornire ulteriori precisazioni sul Reddito di Cittadinanza e svelare i dettagli della disciplina transitoria. Con il decreto legge n° 48 del 4 maggio 2023, convertito con modifiche dalla legge n°85 del 3 luglio 2023, il governo ha introdotto una disciplina transitoria per il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.

È importante capire come questa novità possa influire sulle possibilità di richiedere l’Assegno Unico e Universale (AUU). Secondo la normativa, il Reddito di Cittadinanza avrà una scadenza definita: il 31 dicembre 2023. Tuttavia, non tutti i nuclei familiari che hanno beneficiato del RdC potranno avere immediatamente accesso ad altre forme di aiuto economico.

Le famiglie con figli disabili inseriti sull’ISEE, i minori e le persone con un’età pari o superiore a sessant’anni potranno invece beneficiare di una nuova forma di aiuto chiamata Reddito di Inclusione. Per gli altri, il Reddito di Cittadinanza avrà una durata di sette mensilità nell’anno 2023.

Per quanto riguarda l’Assegno Unico, coloro che hanno ricevuto il Reddito di Cittadinanza da dicembre 2022 potranno usufruire della misura fino al 31 luglio 2023. Coloro che hanno iniziato a ricevere il reddito successivamente avranno la possibilità di presentare una nuova domanda fino a raggiungere sette mensilità complessive nell’anno 2023.

I percettori che vedranno scadere il Reddito di Cittadinanza a luglio 2023 avranno diritto al supporto per la formazione al lavoro a partire dal primo settembre 2023. Dal primo gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione, una misura nazionale che mira a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale.

L’INPS ha precisato che l’Assegno di Inclusione sarà condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa. Inoltre, l’Assegno Unico e Universale sostituirà il meccanismo di corresponsione automatica dell’Assegno sul Reddito di Cittadinanza.

I nuclei familiari che continuano ad avere diritto all’Assegno Unico dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di Cittadinanza dovranno presentare una domanda autonoma entro il 31 luglio 2023, anche in caso di sospensione temporanea del RdC. I percettori del Reddito che non raggiungono il limite massimo delle sette mensilità dovranno presentare una domanda autonoma per l’Assegno Unico entro l’ultimo giorno del mese di competenza del RdC.

Reddito di cittadinanza e accredito assegno unico: l’INPS fornisce importanti chiarimenti per non commettere errori

L’INPS ha pubblicato una circolare e un messaggio per fare alcune precisazioni sul Reddito di Cittadinanza e svelare i dettagli della disciplina transitoria. Con le nuove misure introdotte dal decreto legge n° 48 del 4 maggio 2023, il Reddito di Cittadinanza avrà una scadenza definitiva il 31 dicembre 2023. Le famiglie con figli disabili, minori o persone con un’età pari o superiore a 60 anni potranno continuare a ricevere un nuovo aiuto chiamato Reddito di Inclusione. Per tutti gli altri, il Reddito di Cittadinanza durerà solo sette mensilità nell’anno 2023. I percettori che ricevono il reddito prima del 31 luglio 2023 hanno la possibilità di presentare una nuova domanda fino a raggiungere sette mensilità complessive nell’anno. Coloro che vedranno scadere il reddito a luglio 2023 avranno diritto al supporto per la formazione al lavoro dal 1° settembre 2023, mentre dall’1 gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione. Sarà necessario presentare una domanda autonoma per l’Assegno Unico entro il 31 luglio 2023. Infine, i percettori del Reddito che non raggiungono il limite massimo delle sette mensilità dovranno presentare una domanda autonoma per l’Assegno Unico entro l’ultimo giorno del mese in cui scade il Reddito di Cittadinanza.