Si stanno diffondendo le prime informazioni riguardanti le caratteristiche dell’euro digitale, una novità che destina a suscitare preoccupazione riguardo alla privacy dei consumatori. Negli ultimi anni, l’adozione di tecnologie digitali è cresciuta notevolmente, insieme alla popolarità delle criptovalute. Queste tendenze hanno spinto molti Paesi a esplorare l’implementazione di sistemi di pagamento basati sulle banconote digitali, promettendo maggiore efficienza e inclusione finanziaria per i cittadini.
Diversi Paesi hanno già lanciato con successo le proprie valute digitali, mentre altri stanno lavorando attivamente allo sviluppo e alla sperimentazione di questa nuova forma di moneta. Nel 2020, la Cina è diventata la prima grande economia al mondo a lanciare una valuta digitale e nazioni come Giamaica, Caraibi Orientali e Bahamas hanno già implementato valute digitali simili.
Nell’Unione Europea si discute dell’euro digitale da qualche anno e finalmente, il 28 giugno scorso, la Commissione ha rilasciato ulteriori dettagli sul progetto. L’euro digitale sarà una forma di valuta digitale centralizzata emessa e controllata dalle banche centrali dell’UE, ideata per facilitare i pagamenti e l’inclusione finanziaria nell’area dell’euro.
È importante sottolineare la differenza fondamentale tra il Bitcoin e l’euro digitale. Il Bitcoin è stata la prima criptovaluta creata nel 2009, decentralizzata e priva di un ente che ne controlla la circolazione. L’euro digitale, invece, sarà controllato dalle banche centrali dell’UE e avrà lo scopo di agevolare i pagamenti e l’inclusione finanziaria.
Secondo Valdis Dombrovskis, Vicepresidente Esecutivo della Commissione, avere un portafoglio digitale euro sul proprio telefono sarà come avere monete e banconote in tasca, consentendo pagamenti facili e senza la necessità di una connessione internet. L’euro digitale sarà un mezzo di pagamento legale, supportato dalla Banca Centrale Europea per garantirne l’accettazione universale nell’area dell’euro.
Tuttavia, la proposta ha sollevato diverse obiezioni riguardo alla privacy da parte di individui e banche commerciali preoccupate per possibili corse agli sportelli. La Commissione europea cerca di affrontare tali preoccupazioni garantendo la presenza di clausole di sicurezza per tutte le parti coinvolte. Dombrovskis ha assicurato che i dati personali sarebbero completamente protetti e né le banche né la BCE sarebbero in grado di vedere o rintracciare i dettagli personali delle persone. I pagamenti offline garantiranno un livello di privacy simile a quello delle transazioni in contanti attuali.
Inoltre, per rassicurare gli operatori bancari e proteggere la stabilità finanziaria, è prevista una limitazione dell’importo di euro digitali che le persone potranno conservare. Secondo le proposte della Commissione, le persone avranno la possibilità di conservare fino a €3.000 in euro digitali. La legge finale dovrà ottenere il supporto dei 27 Stati membri dell’UE e del Parlamento europeo. Si prevede che la BCE dia il via libera all’euro digitale a ottobre, in modo da poterlo lanciare nel 2027.
Arriva l’euro digitale per tutti: come devi prepararti e perché tanti passano ai Bitcoin
L’euro digitale sta per arrivare nell’Unione Europea. Sarà una valuta digitale centralizzata emessa e controllata dalle banche centrali dell’UE con l’obiettivo di facilitare i pagamenti e l’inclusione finanziaria nell’area dell’euro. La proposta ha sollevato preoccupazioni sulla privacy da parte dei consumatori e delle banche commerciali. Tuttavia, il Vicepresidente Esecutivo della Commissione ha assicurato che i dati personali sarebbero protetti e che i pagamenti offline garantirebbero un livello di privacy simile a quello del denaro contante attuale. È prevista anche una limitazione sull’importo di euro digitali che le persone potranno conservare, al fine di proteggere la stabilità finanziaria. Si prevede che la BCE dia il via libera all’euro digitale a ottobre, in modo da poterlo lanciare nel 2027.