Esplosione dei prezzi: YouTube Premium e YouTube Music Premium costano di più negli USA – Scopri perché!

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Il servizio di streaming YouTube Premium sta subendo un aumento significativo del prezzo negli Stati Uniti, passando da 11,99 dollari a ben 13,99 dollari al mese. Questo incremento rappresenta un aumento doppio rispetto a quello applicato a YouTube Music Premium, che è passato da 9,99 a 10,99 dollari al mese. Questo aumento di prezzo però è giustificabile se consideriamo che l’abbonamento a YouTube Premium include anche l’accesso a YouTube Music Premium.

Tuttavia, ciò che risulta meno comprensibile è la mancanza di preavviso per gli utenti. Ad esempio, nel caso del pacchetto Premium Family Plan, l’aumento del prezzo da 17,99 a 22,99 euro al mese è stato applicato senza alcuna comunicazione preventiva. Va detto che l’aumento di prezzo per chi è già iscritto al servizio entrerà in vigore solo nel pagamento successivo e verrà inviata un’email per spiegare le ragioni di questa scelta. Un portavoce di YouTube ha sostenuto che questo aumento di prezzo riflette il valore di YouTube Premium, che offre agli abbonati la possibilità di usufruire di YouTube senza pubblicità, con riproduzione in background e offline, e di accedere a più di 100 milioni di brani attraverso l’app YouTube Music.

Va sottolineato che queste variazioni di prezzo riguardano esclusivamente il mercato statunitense, incluso il pacchetto famiglia che in Italia è ancora disponibile al prezzo di 17,99 euro al mese. Al momento non ci sono annunci ufficiali riguardo a possibili aumenti di prezzo nel resto del mondo. Tuttavia, è probabile che anche in altri paesi si verifichino aumenti simili nei prossimi mesi. Alcuni servizi, infatti, hanno dovuto affrontare costi più alti e una diminuzione degli abbonati, combinando l’aumento dei prezzi con diverse misure atte ad incrementare comunque il numero di abbonati.

Un esempio di questa strategia è stato adottato da Netflix, che ha stretto la mano sulla condivisione degli abbonamenti, ottenendo un aumento effettivo degli utenti. Inoltre, sembra che Netflix stia prendendo in considerazione l’eliminazione completa del piano base, che attualmente costa 7,99 euro, al fine di aumentare i guadagni diretti o riferiti al marketing, spingendo gli utenti verso piani più costosi o verso il piano con pubblicità. Tuttavia, questa mossa potrebbe anche causare una reazione negativa da parte del pubblico.

Anche Google, proprietario di YouTube, sta cercando di evitare una diminuzione degli abbonati a YouTube Premium, attuando misure per scoraggiare l’uso di software che blocca la pubblicità. Tra le possibili soluzioni proposte dagli sviluppatori della piattaforma c’è anche l’idea di far comparire vari pop-up sullo schermo, ispirandosi a film di fantascienza e videogiochi. Tuttavia, al momento, l’approccio adottato blocca il servizio dopo che un utente ha visualizzato tre video con il blocco pubblicitario attivo, ma questa misura è stata implementata solo negli Stati Uniti.

In conclusione, è evidente che i servizi di streaming stanno affrontando diverse sfide legate al mantenimento del valore del proprio prodotto e alla redditività. Incrementi di prezzo come quelli applicati a YouTube Premium e YouTube Music Premium negli Stati Uniti potrebbero influenzare le scelte degli abbonati e l’ascesa di abbonamenti con tariffe più elevate potrebbe rappresentare una tattica per compensare la diminuzione degli abbonati e affrontare i costi crescenti.

Aumenti di prezzo per YouTube Premium e YouTube Music Premium, per ora negli USA

Il prezzo del servizio di streaming YouTube Premium negli Stati Uniti è aumentato da 11,99 dollari a 13,99 dollari al mese, mentre quello di YouTube Music Premium è passato da 9,99 a 10,99 dollari al mese. YouTube Premium include YouTube Music Premium. È stato sorprendente l’aumento applicato senza preavviso al pacchetto Premium Family Plan, passato da 17,99 a 22,99 euro al mese. I clienti già iscritti al servizio sperimenteranno l’aumento dal pagamento successivo e riceveranno una email con le motivazioni di questa scelta. La decisione di aumentare i prezzi in America potrebbe estendersi anche a livello internazionale nei prossimi mesi. La mossa è simile a quella compiuta da Netflix, che ha stretto le restrizioni sugli account condivisi e potrebbe eliminare il piano base. Google sta cercando di contrastare l’uso di ad blocker su YouTube Premium applicando misure dissuasive, come pop-up o il blocco del servizio dopo la visione di tre video con l’ad blocker attivo.