Nella mattinata del 16 luglio 1945, presso il sito di Trinity nel New Mexico, si verificò un evento di portata epocale: l’inizio dell’era atomica. Gli scienziati del Progetto Manhattan, il gruppo di lavoro responsabile dello sviluppo della prima bomba atomica, si trovarono di fronte a un avvenimento destinato a cambiare per sempre il corso della storia.
Le reazioni dei vari scienziati di fronte alla prima prova nucleare furono diverse, ma tutte sottolineano l’impressionante magnitudine dell’evento.
James Conant, uno dei protagonisti del progetto, si aspettava una lampo di luce relativamente breve, ma l’intensa luce bianca dell’esplosione riempì così tanto il cielo che per un attimo sospettò che qualcosa fosse andato storto, temendo che il mondo intero stesse prendendo fuoco.
Bob Serber, fisico americano che si trovava a 32 chilometri di distanza, racconta che proprio nel momento in cui stava per abbassare i suoi occhiali, stanchi dopo tanto tempo di osservazione, la bomba esplose. Fu accecato momentaneamente dall’abbagliante bagliore. Dopo circa 30 secondi, riuscì a riacquistare la vista e vide una maestosa colonna di un intenso colore viola che si ergeva a una quota di 6.000 o 9.000 metri. Il calore generato dall’esplosione era talmente intenso che poteva sentirlo sul suo viso, a una distanza di 30 chilometri.
Tra i presenti all’evento c’erano anche Frank e Robert Oppenheimer, quest’ultimo direttore del Progetto Manhattan. Entrambi non si aspettavano che il calore proveniente dal lampo fosse così intenso. In pochi istanti, il fragore dell’esplosione si propagò ripercuotendosi sulle montagne lontane. Fu proprio in questo contesto che Robert Oppenheimer pronunciò la celebre frase: “Sono diventato Morte, distruttore di mondi”.
L’evento di Trinity rappresentò un punto di svolta nella storia umana, introducendo l’era nucleare e sollevando questioni etiche e morali che ancora oggi continuano a suscitare dibattiti e preoccupazioni globali.
Ecco le reazioni degli scienziati durante i test della prima bomba atomica della storia
Il 16 luglio 1945, nel sito di Trinity nel New Mexico, fu effettuata la prima prova dell’atomica, segnando l’inizio dell’era atomica. Gli scienziati del Progetto Manhattan, responsabili dello sviluppo della bomba atomica, reagirono in modi diversi, ma tutti furono colpiti dalla grandiosità dell’evento. James Conant si aspettava un lampo veloce, ma la luce bianca riempì il cielo al punto che pensò che qualcosa fosse andato storto e che tutto il mondo fosse in fiamme. Bob Serber, che si trovava a 32 chilometri di distanza, fu accecato dal bagliore dell’esplosione. Dopo 30 secondi riacquistò la vista e vide una brillante colonna viola che si innalzava da 6.000 a 9.000 metri di altezza. Frank e Robert Oppenheimer erano presenti all’evento e non si aspettavano un calore così intenso dal lampo. Il tuono dell’esplosione echeggiò sulle montagne lontane e fu in questo contesto che Robert pronunciò la famosa frase “Sono diventato Morte, distruttore di mondi”.