Esplorando il mondo dei Pokémon nel sonno: collezionare come mai prima d’ora con Pokémon Sleep!

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Pokémon Sleep, recentemente rilasciato su iOS e Android, non è di certo il primo esperimento di casa Pokémon in cui il concetto di “videogioco” viene esteso per coprire qualcosa di più che semplice intrattenimento. Pensiamo a Pokémon Channel, giusto per fare un esempio del passato, oppure al più recente Pokémon Smile: entrambi sono esempi di come Pokémon abbia giocato con il concetto di “videogioco” per offrire al pubblico, soprattutto ai più giovani, un prodotto educativo ma comunque divertente. Ecco, Pokémon Sleep vuole fare più o meno la stessa cosa: insegnarci a prendersi cura del nostro sonno. Ma come funziona esattamente Pokémon Sleep? Vale la pena utilizzarlo? Possiamo veramente dormire come uno Snorlax dopo questo allenamento intensivo? Risponderemo a queste domande raccontando la nostra esperienza con il gioco.

Pokémon Sleep monitora il nostro sonno per mostrarci le nostre abitudini notturne. Ma cosa significa esattamente? Il gioco si divide principalmente in due sezioni, una giocata di giorno e l’altra di notte. Al nostro primo avvio dell’app, saremo accolti dal professor Neroli, che ci spiegherà il suo obiettivo: studiare gli stili di sonno dei Pokémon. Per farlo, utilizzerà uno Snorlax in grado di attirare altri Pokémon e farli dormire nella sua area, ma la capacità di Snorlax dipenderà dalle azioni del giocatore. Dopo l’introduzione del prof. Neroli, non ci sarà molto da fare. Per accedere alle altre funzioni di Pokémon Sleep, dovremo prima fare una sessione di dormita intensiva con il gioco. Come fare? È semplice. Pokémon Sleep ci permette di impostare una sveglia in base all’orario in cui andiamo a letto. Quando arriva l’ora stabilita, riceveremo una notifica che ci avvisa che è tempo di dormire, ma potremo anche ignorarla e segnalare semplicemente l’ora effettiva in cui ci corichiamo. Dovremo tenere il telefono o il dispositivo Pokémon Go Plus + vicino a noi mentre dormiamo, sul materasso e non su una superficie rigida, senza bloccarlo (ovviamente ci verrà consigliato di tenerlo con lo schermo rivolto verso il basso e si disattiverà dopo qualche minuto secondo le impostazioni di risparmio energetico). L’esperienza si divide tra la fase di sonno e quella in cui siamo svegli: tuttavia, senza aver dormito prima, non potremo fare nulla. Al momento del risveglio, avremo la prima lettura del nostro sonno. Potremo vedere quante ore abbiamo dormito leggermente, moderatamente o profondamente, oltre al tempo che ci è servito per addormentarci, come se fosse un vero e proprio tracker del sonno. Ovviamente, il gioco cercherà di spiegarci l’importanza di dormire un numero di ore adeguato ogni giorno e saremo premiati con ricompense maggiori se rispettiamo questi criteri. Dopo questa fase, finalmente potremo vedere i Pokémon attirati dai sonno di Snorlax. Più avremo dormito, più potere avrà accumulato Snorlax. Inizialmente, vedremo solo Pokémon e stili di sonno abbastanza comuni, ma col tempo inizieremo a vedere stili di sonno più rari, fondamentali per riempire il nostro SonnoDex. A questo punto, avremo finalmente accesso anche alla possibilità di giocare durante il giorno, anche se non ci sarà molto da fare. Sostanzialmente, potremo dare da mangiare ai Pokémon trovati utilizzando oggetti già pronti come Pokébiscotti o bacche, oppure cucinando qualcosa per loro. Ciò ci consentirà di rafforzare il nostro rapporto di amicizia e far aumentare il rango di Snorlax. Potremo anche acquistare oggetti aggiuntivi da un negozio dedicato e periodicamente potremo decidere di cambiare la posizione di ricerca, scegliendo una nuova location nella speranza di incontrare creature mai viste prima.

La nostra esperienza con Pokémon Sleep ha avuto alti e bassi. Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato praticamente tutto quello che c’è da sapere sul gioco. Si tratta di un concetto che si avvicina più a un videogioco educativo rivolto principalmente ai più piccoli, per insegnare loro l’importanza del sonno. L’idea di giocare con il sonno per incoraggiare un sonno migliore può essere allettante, ma per ora l’offerta del SonnoDex è abbastanza limitata. Tuttavia, questo non significa che non ci sia un valore aggiunto per tutti. È interessante conoscere le caratteristiche del proprio sonno e aiuta anche a identificare comportamenti sbagliati o dannosi per la propria salute, di cui potremmo non essere consapevoli normalmente. Certamente si può fare con una semplice app di tracciamento del sonno, ma l’inclusione dei Pokémon e l’aspetto ludico possono essere un’attrattiva in più, soprattutto per i più giovani. La presenza del SonnoDex da completare è un incentivo non trascurabile per continuare a utilizzare l’app. Ovviamente, non abbiamo ancora trovato tutte le creature disponibili, ma abbiamo notato che ci sono Pokémon di diverse generazioni della serie principale, quindi ci aspettiamo una selezione abbastanza varia e non limitata solo alla prima generazione.

Tuttavia, ci sono alcuni aspetti che potrebbero rendere l’applicazione meno efficace per il suo scopo. In primo luogo, c’è l’incomodità. Il fatto che il telefono debba essere tenuto sul materasso, vicino alla testa, può essere fastidioso per alcuni, a seconda della posizione in cui dormiamo o delle dimensioni del letto. Senza contare il rischio di far cadere il telefono per chi non è abituato ad averlo così vicino durante la notte. Il secondo aspetto che ci ha lasciato perplessi è la presenza di un pass premium per gli oggetti. È vero, si tratta di un gioco gratuito, ma non possiamo non notare che è rivolto soprattutto ai più piccoli, motivo per cui ci saremmo aspettati una gestione diversa dei contenuti a pagamento.

In conclusione, l’idea di una serie di giochi Pokémon che uniscono educazione e intrattenimento non è male, soprattutto perché, nel caso di Pokémon Sleep, tratta un aspetto della vita quotidiana spesso trascurato, anche dagli adulti. Tuttavia, ci sono ampi margini di miglioramento per esperienze di questo tipo. La semplice presenza di nuovi Pokémon da scoprire può suscitare interesse per qualche giorno, ma la mancanza di attività reali potrebbe far perdere interesse nel breve periodo. Aggiungiamo l’incomodità (che può essere soggettiva) nell’utilizzare l’app e rischiamo di dimenticare presto della sua esistenza. Per dare un ulteriore incentivo all’utilizzo, sarebbe stato interessante implementare una forma di connessione con gli altri titoli della serie, per permettere di inviare Pokémon o oggetti. In questo modo, poteva essere preservata la semplicità di Pokémon Sleep, ma renderlo parte più intrigante dell’ecosistema Pokémon. Non è escluso che una simile forma di interattività possa essere introdotta in futuro, ma al momento, Pokémon Sleep rimane un esperimento semplice ma interessante, frenato da diversi limiti che potrebbero

Collezionare Pokémon in Pokémon Sleep con il buon sonno è un’idea che funziona?

Pokemon Sleep è un nuovo gioco disponibile su iOS e Android che mira a insegnarci l’importanza di prendersi cura del sonno. Il gioco si divide in due sezioni, una giocata di giorno e l’altra di notte. Durante la notte, l’app monitora il nostro sonno e ci mostra le nostre abitudini notturne. Al risveglio, possiamo vedere quante ore abbiamo dormito e la qualità del nostro sonno. Quando abbiamo dormito abbastanza, possiamo vedere i Pokemon attirati durante il sonno di Snorlax. Durante il giorno, possiamo nutrire i Pokemon trovati e acquistare oggetti nel negozio. Nonostante l’idea di ludicizzare il sonno sia interessante, l’app ha alcuni difetti, come il fatto che il telefono debba essere tenuto vicino al letto durante la notte e la presenza di un pass premium per gli oggetti. Inoltre, manca di attività interessanti, il che potrebbe farci perdere interesse nel lungo periodo. Sarebbe stato interessante collegare l’app ad altri giochi Pokemon per aumentare l’interesse. Per ora, Pokemon Sleep rimane un semplice ma interessante esperimento limitato da questi difetti.