Immagina di immergerti così tanto in una storia da vivere in prima persona gli eventi narrati nei libri e persino modificarli. The Bookwalker: Thief of Tales sembra essere stato creato con questa premessa, ma i suoi sviluppatori hanno saputo costruire un solido gameplay attorno a questa idea, oltre a creare una suggestiva ambientazione distopica e una storia ricca di mistero e colpi di scena.
Sviluppato da DO MY BEST, già autori di Final Station, e pubblicato da tinyBuild, The Bookwalker è un’avventura grafica punta e clicca in 2D con visuale isometrica. Tuttavia, si combinano anche momenti esplorativi in 3D e combattimenti a turni con la possibilità di migliorare le abilità del protagonista.
Grazie a tinyBuild, ho avuto l’opportunità di provare The Bookwalker per una settimana. Il gioco mi ha intrigato fin dal primo annuncio durante le conferenze estive sui videogiochi, e ho avuto l’occasione di provarne una demo durante lo Steam Next Fest. Il gioco completo sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 22 giugno.
La vita claustrofobica ma affascinante di un “Biblionauta”
Nella scena di una distopia, si rischia spesso di ricadere negli stereotipi. Fortunatamente, DO MY BEST è stato in grado di evitare i cliché, concentrandosi su un unico punto di vista: quello di uno scrittore agli arresti domiciliari. In The Bookwalker, esiste una sorta di “Grande Fratello editoriale”, un sistema che regola e controlla rigidamente la pubblicazione di libri e che infligge severe punizioni agli scrittori che violano le sue leggi.
Il giocatore viene catapultato in un mondo tridimensionale nel ruolo di Etienne Quist, uno scrittore condannato a 30 anni di pena per un crimine editoriale di cui si sanno poche informazioni. Etienne ha le manette, che gli impediscono di scrivere, ed è relegato in un appartamento claustrofobico, dove anche i vicini lo trattano con diffidenza. Improvvisamente, una telefonata gli offre la possibilità di continuare a vivere: accettando di compiere incarichi per conto di un boss criminale chiamato “Il Collezionista”. Questi incarichi consistono nell’intrufolarsi nei libri degli altri, rubare manufatti leggendari e portarli nella realtà per consegnarli al Collezionista.
Senza spoilare troppo sul tipo di libri presenti in The Bookwalker, posso dirvi che il furto di Etienne consiste nel prendere oggetti-chiave che guidano un’intera storia, proprio come l’Unico Anello de Il Signore degli Anelli o la pietra filosofale di Harry Potter. In questa ambientazione, scopriamo l’esistenza dei Biblionauti, persone capaci di immergersi completamente in un libro e di esplorare liberamente le sue ambientazioni, interagire con i personaggi e persino manipolare gli eventi narrati. Tuttavia, diventare un Biblionauta è un reato nel mondo di The Bookwalker, e ci saranno poliziotti sulle tracce, persino all’interno dei libri stessi.
Etienne non sarà da solo nelle sue imprese letterarie. Fin dalla sua prima avventura da Biblionauta, scopre una strana gabbia cilindrica da appendere al collo, che contiene un misterioso personaggio strappato da un altro libro. Questo personaggio guiderà Etienne e gli fornirà un tocco di umorismo. La trama si sviluppa attraverso diverse storie e ambientazioni, con numerosi colpi di scena. Tuttavia, il protagonista Etienne resta sempre al centro della narrazione, mentre il resto dei libri offre comparse temporanee ma intriganti.
Tra realtà e fantasia
In The Bookwalker, si passa costantemente dal mondo tridimensionale dell’appartamento di Etienne alla visuale isometrica e bidimensionale dei libri esplorati. Questo cambiamento non avviene solo all’inizio di ogni nuovo libro, ma è una caratteristica costante del gioco. Ad esempio, se si trova un muro invalicabile durante la ricerca di un oggetto all’interno di un libro, Etienne può tornare alla realtà per chiedere ai vicini di prestargli l’oggetto necessario e poi tornare nella storia con un nuovo strumento a disposizione.
Comunicando costantemente tra realtà e fantasia, il gioco offre una prospettiva grafica diversa e nuovi elementi di gameplay che consentono di risolvere enigmi ambientali e misteri nei libri in modo creativo. Tuttavia, pur avendo un’idea interessante, l’atto di tornare alla realtà per chiedere oggetti non è una scelta del giocatore, ma una parte essenziale della trama suggerita dal gioco stesso al momento opportuno. Questo limite impedisce al gameplay e alla trama di essere più liberi e non lineari. Spero che queste possibilità vengano esplorate in un eventuale sequel di The Bookwalker.
Nel mondo di Etienne, il giocatore controlla le azioni del protagonista in prima persona, mentre nei libri la prospettiva diventa in terza persona dall’alto, con un’idea di visuali ristrette su stanze e ambienti specifici. La risoluzione dei puzzle, come in tutti i punta e clicca, si basa sull’esplorazione degli ambienti, l’ascolto delle testimonianze dei personaggi, la raccolta di oggetti nell’inventario e, in alcuni casi, anche la realizzazione di oggetti. Le fasi di punta e clicca di The Bookwalker sono classiche, anche se le possibilità di gameplay sono limitate, come già discusso. Tuttavia, i combattimenti a turni ravvivano l’esperienza di gioco, offrendo momenti più ritmati e strategici. Sfortunatamente, il sistema di combattimento è piuttosto semplice e superficiale, servendo principalmente come cambio di passo nella narrazione.
In conclusione, The Bookwalker offre una interessante ambientazione distopica e una trama avvincente. Tuttavia, la mancanza di libertà nel gameplay e la semplicità del combattimento a turni potrebbero deludere alcuni giocatori. Nonostante ciò, il gioco brilla grazie alla sua singolare premessa e alla possibilità di esplorare diverse storie letterarie.
The Bookwalker: Thief of Tales | Recensione (PC) | Come immergersi letteralmente in una storia
Il gioco The Bookwalker: Thief of Tales pone una domanda interessante: cosa succederebbe se ci si immergesse così tanto in una storia da poterla modificare? I suoi sviluppatori hanno creato un’ambientazione distopica affascinante, con un gameplay solido e una storia ricca di mistero e colpi di scena. Il protagonista è Etienne Quist, uno scrittore agli arresti domiciliari in un mondo in cui la pubblicazione dei libri è controllata da un sistema autoritario. Etienne accetta di compiere incarichi loschi per un criminale chiamato “Il Collezionista” che coinvolgono l’intrusione in altri libri per rubare oggetti chiave. Scopriamo che in questa ambientazione ci sono i Biblionauti, persone in grado di immergersi completamente nei libri e modificare gli eventi narrati. Etienne si trova a dover equilibrare la sua compulsione di rubare gli oggetti con le conseguenze che ciò comporta per le storie. Durante le sue avventure, Etienne incontra un personaggio misterioso all’interno di una gabbia cilindrica che lo aiuta e fa da guida. Il gioco offre una prospettiva sia in terza persona durante l’esplorazione dei libri, sia in prima persona durante la vita di Etienne nel mondo reale. Il gameplay si basa sul risolvere puzzle e combattere a turni, anche se quest’ultimo aspetto è poco approfondito. L’ambientazione distopica e la storia avvincente rendono The Bookwalker un’esperienza interessante da provare.