Square Enix ha recentemente deciso di mantenere un alto livello di riservatezza riguardo allo sviluppo di Dragon Quest XII. Tuttavia, grazie a una nuova intervista, siamo riusciti ad ottenere alcuni dettagli in più sullo stato di avanzamento di quello che sembra essere il capitolo più maturo di sempre della serie.
Sembra che anche l’ultimo capitolo di questo JRPG voglia seguire l’esempio di Final Fantasy XVI, che è in sconto su Amazon, realizzando un gioco destinato esclusivamente ad un pubblico adulto, con tematiche più forti rispetto alle precedenti produzioni.
Infatti, Square Enix aveva già anticipato il fatto che il gioco sarebbe stato più “adulto” durante l’annuncio ufficiale. Tuttavia, sembra che il nuovo capitolo potrebbe essere vietato ai minori.
In un’intervista pubblicata su denfamicogamer e tradotta da Noisy Pixel, Yuji Horii, creatore della saga, ha confermato la volontà di puntare ad un pubblico diverso, ma ha anche ammesso che ci sono state alcune difficoltà durante la fase di sviluppo a causa di questo cambiamento di target e anche a causa della pandemia di coronavirus.
Dragon Quest XII sarà quindi un capitolo molto diverso rispetto ai suoi predecessori, il che ha causato alcuni rallentamenti nella produzione. Come ammesso dallo stesso Horii, molti sviluppatori hanno scelto di lavorare da casa e partecipare a riunioni online, il che ha creato ulteriori problemi, oltre al fatto che il pubblico di riferimento è diverso.
È comunque una conferma importante che Dragon Quest XII sia ancora in sviluppo, soprattutto dopo le precedenti settimane in cui sembrava che fosse emerso un nuovo logo ufficiale. Teorizzerò informato se ci saranno ulteriori novità.
Purtroppo, lo sviluppo del gioco dovrà andare avanti senza una figura chiave della saga, poiché un produttore storico ha recentemente lasciato Square Enix dopo molti anni.
Dragon Quest XII sarà “adulto” come Final Fantasy XVI
Square Enix ha deciso di mantenere il massimo riserbo sullo stato di sviluppo di Dragon Quest XII, ma grazie a una nuova intervista abbiamo avuto l’opportunità di avere qualche dettaglio in più sullo stato di sviluppo di quello che si preannuncia essere il capitolo più maturo di sempre.
Sembra infatti che anche l’ultimo capitolo della serie JRPG voglia seguire l’esempio di Final Fantasy XVI, realizzando un capitolo destinato unicamente a un pubblico adulto e con tematiche più forti rispetto alle precedenti produzioni.
Effettivamente, anche in occasione dell’annuncio ufficiale Square Enix aveva già anticipato che sarebbe stato più “adulto”, ma a quanto pare potrebbe essere a tutti gli effetti un capitolo vietato ai minori.
In un’intervista pubblicata da denfamicogamer (tradotta da Noisy Pixel), il creatore della saga Yuji Horii ha infatti confermato di voler puntare a un target differente, ma che è stato proprio questo ad aver creato qualche intoppo durante la fase di sviluppo.
Dragon Quest XII sarà dunque un capitolo molto diverso da quelli realizzati fino a questo momento, causando non pochi rallentamenti per la produzione.
Per ammissione dello stesso Horii, molti sviluppatori hanno infatti scelto di lavorare da casa e partecipare alle riunioni online: un aspetto che, unito anche al target di pubblico differente, ha causato non pochi problemi.
Se non altro, si tratta di una conferma importante che Dragon Quest XII è ancora vivo, dopo che nelle precedenti settimane sembrava essere emerso un nuovo logo ufficiale: vi terremo informati se dovessero arrivare ulteriori novità.
Lo sviluppo dovrà sfortunatamente andare avanti senza una delle figure chiave della saga: un produttore storico ha infatti recentemente lasciato Square Enix dopo tanti anni.