Negli ultimi mesi, diverse fonti hanno sostenuto con fermezza che l’esercito russo stia reclutando delfini per proteggere la base navale di Sevastopol nel Mar Nero. Secondo il Ministero della Difesa del Regno Unito, questi “mammiferi marini addestrati” vengono tenuti in recinti per “scoraggiare” i subacquei ucraini. Dal momento che i russi controllano la città dall’invasione della Crimea nel 2014, difendere Sevastopol è un obiettivo strategico per le forze ucraine. Recentemente, secondo l’intelligence britannica, sembrerebbe che i recinti dei delfini si siano quasi raddoppiati, suggerendo indirettamente che un maggior numero di delfini vengano reclutati.
Naturalmente, i delfini non verrebbero utilizzati come armi contro i soldati ucraini, poiché sono animali pacifici. Tuttavia, potrebbero essere addestrati per segnalare la presenza di subacquei in acqua, agendo come “spie”. Essendo in grado di raggiungere velocità di circa 29 km/h nell’acqua, i delfini superano di gran lunga i migliori nuotatori umani, che possono raggiungere i 10 km/h. Questa caratteristica permetterebbe loro di individuare facilmente eventuali soldati.
Le informazioni indicano che al momento ci sarebbero sette delfini in servizio attorno al porto di Sevastopol, che si aggiungono alle altre misure di sicurezza adottate dai russi. Prima di poter raggiungere questi delfini, un sommozzatore ucraino dovrebbe superare una vasta rete di dispositivi antisiluro, sistemi di carica di profondità e lanciarazzi.
È interessante notare che l’uso di animali in contesti bellici non è una novità. Ad esempio, si ritiene che la marina russa utilizzi anche le cosiddette “balene spia”, che trasportano attrezzature per fini di monitoraggio. Gli Stati Uniti, d’altra parte, hanno addestrato diversi delfini per la ricerca di mine sottomarine e la marcatura delle loro posizioni con boe, con esperimenti che risalgono agli anni ’60.
La Russia sta addestrando delfini-militari? Purtroppo, non sarebbe così assurdo
L’esercito russo sta addestrando delfini per difendere la base navale di Sevastopol nel Mar Nero. Secondo il Ministero della Difesa del Regno Unito, i delfini vengono tenuti in recinti per scoraggiare i subacquei ucraini. Recentemente, si è notato un aumento dei recinti, suggerendo che più delfini vengono reclutati. I delfini potrebbero essere utilizzati per segnalare la presenza di subacquei, ma non come armi. Possono raggiungere velocità superiori a quelle dei nuotatori umani e si stima che ci siano attualmente sette delfini in servizio attorno al porto di Sevastopol. L’uso di animali in contesti bellici non è nuovo, ad esempio la marina russa potrebbe utilizzare anche balene spia. Gli Stati Uniti hanno addestrato delfini per cercare mine sottomarine.