I soggetti disabili, una volta riconosciuta l’invalidità civile, hanno a disposizione diversi diritti e agevolazioni in base alla percentuale di disabilità. La legge italiana prevede infatti una serie di agevolazioni e diritti per i disabili, sia dal punto di vista lavorativo che economico e sanitario. Tuttavia, per poter accedere a questi vantaggi, è necessario presentare una specifica certificazione rilasciata da una commissione medica.
Il riconoscimento dell’invalidità civile, dell’handicap o della disabilità a fini lavorativi rappresenta un importante passo per poter accedere alle varie prestazioni. Ad esempio, il riconoscimento dello stato di handicap ai sensi della legge 104/1992 permette di usufruire di agevolazioni fiscali e permessi di lavoro. Tuttavia, sul certificato deve essere indicata la dicitura “gravità”. Allo stesso modo, la disabilità a fini lavorativi (legge 68/1999) valuta le capacità lavorative della persona per agevolarne l’inserimento nel mondo del lavoro. Infine, il riconoscimento dell’invalidità civile (legge 118/1971) indica la percentuale di disabilità e dà accesso a benefici economici e previdenziali.
Ecco quindi un elenco delle agevolazioni che spettano ai disabili in base alla percentuale di invalidità civile. È importante precisare che non tutte le percentuali di invalidità danno diritto a benefici. Ad esempio, una percentuale inferiore al 33% non conferisce alcuna agevolazione e sul certificato viene riportata la dicitura “NON INVALIDO”.
Le agevolazioni e i diritti scattano invece con una percentuale di invalidità compresa tra il 33% e il 45%. In questo caso, al disabile spettano ausili e protesi in concessione gratuita. Con un’invalidità dal 46% è possibile iscriversi nelle liste di collocamento mirato.
Secondo l’articolo 7 del decreto legislativo numero 119 del 2011, i disabili con una percentuale di invalidità superiore al 50% possono usufruire di un congedo straordinario per le cure. Inoltre, con una percentuale superiore al 60% è possibile beneficiare della quota di riserva delle categorie protette.
Una percentuale di invalidità del 66% comporta l’esenzione totale del pagamento delle tasse universitarie. Mentre un’invalidità superiore al 67% consente di ottenere sia l’esenzione parziale del pagamento del ticket sia l’esonero dal rispetto delle fasce di reperibilità in caso di visite fiscali per malattia.
I disabili con un riconoscimento di invalidità al 74% hanno diritto a 2 mesi di contributi figurativi in più per ogni anno di servizio a partire dal riconoscimento dell’invalidità civile. La soglia massima è di 60 mesi.
Con un’invalidità compresa tra il 74% e il 99% spetta un assegno mensile di invalidità che per il 2023 è pari a 313,91 euro. Tale assegno sarà erogato ai disabili con età compresa tra i 18 e i 67 anni e con un reddito inferiore a 5.391,88 euro annui.
Infine, con una percentuale di invalidità del 100% spetta la pensione di inabilità ai disabili con fascia di età compresa tra i 18 e i 67 anni e un limite di reddito di 17.920 euro annui. L’assegno mensile è pari a 313,91 euro. Inoltre, con tale percentuale è prevista l’esenzione totale del pagamento del ticket e in alcuni casi l’indennità di accompagnamento.
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Il testo descrive i diritti e le agevolazioni a cui hanno accesso le persone disabili in base al riconoscimento dell’invalidità civile. La legge italiana prevede varie agevolazioni in ambito lavorativo, economico e sanitario per coloro che presentano una specifica certificazione rilasciata da una commissione medica. Il riconoscimento può essere ottenuto attraverso diverse leggi, come la legge 104/1992 per lo stato di handicap, la legge 68/1999 per la disabilità lavorativa e la legge 118/1971 per l’invalidità civile. Le agevolazioni e i diritti variano in base alla percentuale di invalidità civile, ad esempio dall’accesso ad agevolazioni fiscali e permessi di lavoro, al diritto ad ausili e protesi, all’iscrizione nelle liste di collocamento mirato, al congedo straordinario per le cure, all’inclusione nella quota di riserva delle categorie protette e all’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie. Inoltre, sono previsti contributi figurativi, assegno mensile di invalidità, pensione di inabilità, esenzioni dal pagamento del ticket e indennità di accompagnamento, in base alla percentuale di invalidità.