Un pescatore subacqueo di nome Dave si trova coinvolto nell’apertura di un ristorante di sushi presso il “giant blue hole”, un’area oceanica in continua evoluzione. Ciò che inizia come un’attività rilassante di pesca si trasforma gradualmente in un gioco coinvolgente, che offre tanto da fare e difficilmente ci si stacca dallo schermo.
Il gioco, chiamato “Dave the Diver”, ha la capacità di arricchire un concetto semplice. Il ritmo del gioco è scandito dalle attività quotidiane: durante il giorno si pesca, mentre la sera si aiuta nell’organizzazione del menù e nel servizio ai tavoli del ristorante di sushi.
Entrambe le meccaniche sono molto immediate e gratificanti. Armato di arpione e di vari gadget, il giocatore dovrà cercare di pescare pesci sempre più rari e stranianti per servirli nel ristorante. Con l’aumentare della fama del locale, si riceveranno sempre più clienti generosi nelle mance, recensori che verranno a visitare il ristorante e si potranno condividere post su una sorta di Instagram culinario.
Il gioco, prendendo ispirazione dai giochi Nintendo, continua ad arricchirsi man mano che si procede nei vari capitoli. Vengono introdotte ricerche su un’antica civiltà sommersa, nuovi personaggi caratterizzati alla perfezione e meccaniche da gestionale e farming. Si aggiungono anche le side quest, che richiedono di fotografare gli scenari subacquei più belli e collezionare le carte dei pesci.
Tuttavia, l’abbondanza di contenuti potrebbe risultare eccessiva in alcuni momenti, poiché si percepisce che ci sono molte cose da fare e si rischia di non sfruttare appieno tutto ciò che il gioco offre.
Dave the Diver propone anche dei mini-giochi e l’utilizzo di Quick Time Event (QTE) per completare determinate azioni o per sfuggire ai pericoli dei grandi pesci. L’esperienza di gioco risulta coinvolgente e, nonostante alcune imprecisioni nell’esecuzione e il ritmo altalenante, il lavoro svolto dallo sviluppatore MINTROCKET per tenere incollati i giocatori alle avventure di Dave è lodevole.
Ci sono, tuttavia, alcuni dettagli migliorabili. Ad esempio, a volte i clienti si allontanano dai tavoli a causa dell’attesa, magari causata da animazioni troppo lunghe, o l’utilizzo non sempre preciso dell’arpione.
Dal punto di vista artistico, Dave the Diver sorprende positivamente. Lo stile bidimensionale in pixel art conferisce al gioco personalità e le cut-scene sono divertenti e riconoscibili. La palette dei colori, i fondali, il design dei personaggi e dei pesci sono l’orgoglio del gioco, rendendo il mondo di Dave the Diver leggibile e unico, senza la necessità di effetti speciali.
Il gioco si presta bene anche alla fruizione tramite piattaforme come Steam Deck, dove l’esperienza di gioco scandita dal passare dei giorni sul calendario risulta ideale per chi ama rilassarsi sul divano. Si sono riscontrati alcuni problemi iniziali sulla piattaforma, ma dovrebbero essere stati risolti con gli aggiornamenti successivi.
Purtroppo, il gioco non è localizzato in italiano, anche se l’inglese risulta comprensibile. La colonna sonora, anche se avrebbe potuto essere più ricca, si adegua bene ai vari momenti del gioco, diventando parte integrante dell’esperienza.
In sintesi, Dave the Diver si distingue come uno dei giochi più interessanti del 2023. Le sue meccaniche coinvolgenti, il ritmo scandito dalle attività quotidiane, il design artistico e l’abbondanza di contenuti lo rendono un titolo da non perdere per gli amanti dei giochi di gestione e avventura.
Dave The Diver | Recensione – La sorpresa dell’anno?
Il gioco “Dave the Diver” è una sorpresa interessante nel mondo dei videogiochi. Si tratta di un gioco narrativo e gestionale in cui si assume il ruolo di un pescatore subacqueo chiamato Dave, che aiuta un amico a gestire un ristorante di sushi in un’area oceanica che cambia ad ogni immersione. Il gioco riesce ad arricchire questa semplice struttura con varie meccaniche, come la pesca, la gestione del menù e il servizio ai tavoli. Man mano che si procede nella storia, il gioco si arricchisce ulteriormente con la ricerca di un’antica civiltà sommersa, personaggi caratterizzati, mini-giochi e carte collezionabili dei pesci. Nonostante ci sia tanto da fare nel gioco, l’esperienza risulta coinvolgente e difficile da abbandonare. La direzione artistica, con uno stile bidimensionale in pixel art, è ricercata e personalità, e le cut-scene sono divertenti. Anche la colonna sonora contribuisce all’esperienza. Il gioco purtroppo non è localizzato in italiano, ma l’inglese risulta accessibile. L’esperienza su Steam Deck è particolarmente adatta, grazie alla natura del gioco che si svolge giorno dopo giorno. Ci sono stati alcuni problemi tecnici iniziali, ma sembrano essere stati risolti con gli aggiornamenti.