La questione della sicurezza informatica è stata oggetto di intensi dibattiti negli ultimi giorni, a seguito di un attacco hacker russo verso le banche italiane. Questo episodio ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza dei nostri sistemi informatici e alla percentuale di data breach che coinvolge attualmente il nostro paese. Il termine “data breach” indica la violazione intenzionale o involontaria dei dati informatici protetti, comprendenti informazioni riservate e confidenziali, attraverso un attacco informatico da parte di esperti hacker.
Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’Italia non è uno dei paesi più a rischio di attacchi informatici. Una ricerca condotta dalla piattaforma Surf Shark, un servizio VPN a pagamento che garantisce una navigazione sicura su Internet, ha dimostrato che tra il primo e il secondo trimestre del 2023 si è verificato un notevole aumento degli attacchi hacker, coinvolgendo paesi come Stati Uniti, Russia, Cina e Corea del Nord.
È incoraggiante constatare che l’Italia non appare affatto nella lista di questi paesi, probabilmente a causa delle difficili relazioni internazionali che li caratterizzano. Surf Shark ha inoltre evidenziato che a partire dal secondo trimestre di quest’anno sono stati pubblicati online dati personali relativi a ben 110,8 milioni di account, corrispondenti a una media di oltre 885 account al minuto. Questi dati sono stati resi disponibili sulla rete e sottoposti all’uso di chiunque.
Inoltre, Surf Shark ha pubblicato una lista che indica i paesi più a rischio di data breach in base alla percentuale rilevata nell’ultimo trimestre. I paesi che figurano in questa classifica sono Stati Uniti, Federazione Russa, Spagna, Finlandia, Australia, Svezia, Francia, Sud Sudan, Turchia e Danimarca. Si deve sottolineare che l’Italia non è presente in questa lista, così come la Germania, il che potrebbe indicare che la maggior parte di questi attacchi informatici sia di natura politica.
Pericolo data breach in Italia, aumentano gli attacchi hacker
Il testo parla della questione della sicurezza informatica in seguito a un attacco hacker russo alle banche italiane. Si fa riferimento al concetto di data breach, cioè la violazione dei dati informatici protetti, e si afferma che l’Italia non è tra i paesi più a rischio di attacchi informatici. Una ricerca condotta da Surf Shark mostra un aumento degli attacchi hacker negli Stati Uniti, Russia, Cina e Corea del Nord. Si menziona inoltre una lista dei paesi a più alto rischio di data breach, in cui l’Italia non appare. Questo suggerisce che la maggior parte degli attacchi informatici possano essere motivati da cause politiche.