Il governo ha recentemente introdotto una nuova misura di assistenza economica mirata alle famiglie in difficoltà. In un contesto in cui la crisi economica e l’inflazione sono argomenti sempre presenti e la mancanza di lavoro rappresenta un problema continuo per molti italiani, questa nuova misura potrebbe offrire un minimo sollievo a coloro che si trovano in una situazione particolarmente difficile.
Si tratta di una quota una tantum, simile ai bonus erogati durante la pandemia, ma destinata esclusivamente all’acquisto di beni di prima necessità, come generi alimentari e prodotti essenziali. Questa misura, chiamata Carta Risparmio Spesa, è prevista dalla Legge di Bilancio 2023 e sarà distribuita automaticamente senza richiesta da parte dei cittadini. Saranno i Comuni di residenza ad occuparsi della distribuzione e a fornire istruzioni ai beneficiari.
La Carta Risparmio Spesa è una carta prepagata contenente circa 380 euro, che potranno essere utilizzati per l’acquisto di beni alimentari. È necessario attivarla e utilizzarla entro la prima metà di settembre 2023 per non perderne il diritto. La distribuzione inizierà a luglio, con le prime famiglie beneficiarie che saranno quelle con più di tre componenti e almeno un figlio nato prima del 31 dicembre 2009. Seguiranno i nuclei familiari con almeno tre componenti e uno o più figli nati prima del 31 dicembre 2005, e infine le famiglie con almeno tre componenti.
Per poter ottenere e utilizzare la Carta Risparmio Spesa, è necessario essere cittadini residenti in Italia e avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) pari o inferiore a 15.000 euro. È anche richiesta l’iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare all’anagrafe.
La Legge di Bilancio 2023 prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro per questa misura, e si prevede che saranno emesse circa 1.300.000 carte prepagate. Sarà l’INPS a fornire le indicazioni ai Comuni e ad inviare le carte utili.
È importante sottolineare che la Carta Risparmio Spesa non può essere richiesta da coloro che già percepiscono il Reddito di Cittadinanza, la NASPI, il DIS-COLL, la Cassa Integrazione Guadagni (CIG), l’indennità di mobilità o altre forme di integrazione salariale e di misure di sostegno alla povertà e inclusione sociale.
Nuova misura assistenziale del Governo: da luglio una cifra importante per le famiglie
Il governo ha introdotto una nuova misura assistenziale per le famiglie in difficoltà, che prevede un sostegno economico. La situazione economica, la crisi e l’inflazione sono argomenti sempre presenti e si sottolinea la difficoltà delle famiglie nel raggiungere la fine del mese e la persistente mancanza di lavoro per molti italiani. A luglio è prevista l’introduzione di una nuova misura assistenziale chiamata “Carta Risparmio Spesa”, che prevede l’erogazione di una quota una tantum destinata all’acquisto di beni di prima necessità. La carta sarà distribuita automaticamente ai beneficiari che soddisfano determinati requisiti, senza la necessità di presentare una domanda. I Comuni di residenza avranno il compito di fornire istruzioni e distribuire la carta. Una volta ricevuta la comunicazione, i cittadini dovranno ritirare la Carta Risparmio Spesa presso gli uffici delle Poste Italiane. Si tratta di una carta prepagata del valore di circa 380 euro da utilizzare per l’acquisto di beni alimentari. Per attivarla, sarà necessario effettuare un pagamento entro metà settembre 2023. La distribuzione inizierà a luglio, con le famiglie di almeno tre componenti e con almeno un figlio nato prima del 31 dicembre 2009 come primi beneficiari. Seguiranno le famiglie con almeno tre componenti e almeno un figlio nato prima del 31 dicembre 2005. I requisiti per ottenere la carta includono la residenza in Italia e la presentazione di una dichiarazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 15.000 euro, oltre all’iscrizione anagrafica dei membri del nucleo familiare. La Legge di Bilancio 2023 prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro per questa misura, con circa 1.300.000 carte da distribuire. Non sarà possibile ricevere la Carta Risparmio Spesa per coloro che già percepiscono il Reddito di Cittadinanza, NASPI, DIS-COLL, Cassa Integrazione Guadagni (CIG), indennità di mobilità o altre forme di integrazione salariale e di sostegno alla povertà e inclusione sociale.