È stato scoperto un metodo che permette di sbloccare gratuitamente tutte le funzioni nascoste e a pagamento delle auto Tesla, compresa la modalità di guida autonoma completa. Questo processo ricorda il jailbreak di iPhone, una procedura utilizzata in passato per superare le limitazioni imposte da Apple, consentendo l’uso del dispositivo in paesi in cui non era ancora stato commercializzato e l’installazione di applicazioni di terze parti.
Tre studenti dell’Università di Berlino, con l’aiuto di un ricercatore indipendente, sono riusciti a sfruttare una falla nel sistema per attivare optional a pagamento come i sedili riscaldati e funzioni speciali come la guida autonoma FSD, che Tesla deve ancora rendere disponibile nella sua versione definitiva.
Per riuscire in questa impresa, i ricercatori hanno utilizzato la tecnica nota come “glitch di tensione”. In pratica, manipolando la tensione di alimentazione del processore, sono riusciti a indurre la CPU a eseguire ciò che desideravano. È necessario eseguire questa procedura nel momento giusto, in modo da causare un’interruzione nell’esecuzione del codice e far sì che il sistema accetti il codice manipolato.
Il grosso problema per Tesla è che si tratta di un exploit di tipo hardware, il che rende molto difficile prevenirne l’uso. Un semplice aggiornamento software non è sufficiente, poiché è necessario intervenire fisicamente sulle automobili. L’unico modo per risolvere il problema sarebbe richiamare tutte le auto in circolazione, ma considerando che Tesla ha venduto fino ad oggi un totale di 4.527.916 veicoli (dati Q2 2023), questa soluzione risulta impraticabile.
Non è chiaro come gli hacker abbiano ottenuto la chiave di crittografia che autentica l’auto sulla rete Tesla, ma grazie a questo codice potrebbero potenzialmente accedere a informazioni personali, come le recenti posizioni GPS del veicolo, i contatti sincronizzati, i registri delle chiamate e gli appuntamenti fissati in calendario.
La scoperta di questo exploit sarà presentata alla Black Hat, una conferenza sulla sicurezza informatica che si terrà dall’5 al 10 agosto a Las Vegas. Non è la prima volta che vengono scoperti dei metodi non previsti per le auto Tesla. L’azienda è da anni nel mirino degli hacker, come dimostra l’esempio della modalità Elon, scoperta qualche mese fa.
Tesla jailbreak sblocca gratis la guida autonoma completa
È stato scoperto un metodo per sbloccare gratuitamente tutte le funzioni nascoste e a pagamento delle auto Tesla, incluso il sistema di guida autonoma completa. Questo metodo ricorda il jailbreak di iPhone, una procedura utilizzata in passato per superare le limitazioni Apple. Tre studenti dell’Università di Berlino, supportati da un ricercatore indipendente, sono riusciti a sfruttare una falla nel sistema per attivare opzioni a pagamento come i sedili riscaldati e funzioni speciali come la guida autonoma FSD. Per fare ciò, hanno utilizzato una tecnica chiamata “glitch di tensione” che sfrutta l’alimentazione del processore per manipolare il codice del sistema. Questo exploit presenta un grosso problema per Tesla, poiché si tratta di un problema hardware e non può essere risolto con un semplice aggiornamento software. Inoltre, non è chiaro come gli hacker siano riusciti a ottenere la chiave di crittografia che autentica l’auto sulla rete di Tesla. Questo exploit sarà presentato alla conferenza sulla sicurezza informatica Black Hat. Non è la prima volta che qualcuno riesce a far fare ad un’auto Tesla qualcosa che non è previsto, come ad esempio la modalità Elon scoperta alcuni mesi fa.
