L’estate porta con sé non solo temperature elevate, ma anche un aumento delle bollette a causa dell’uso prolungato del condizionatore. Le persone si affidano sempre di più a questo apparecchio per rinfrescare gli ambienti, ma è importante prestare attenzione ai costi che ciò comporta.
A tal proposito, è necessario fare una delicata valutazione del momento in cui accendere il condizionatore, poiché l’aumento dei prezzi dell’energia potrebbe rappresentare una sfida economica per molte famiglie italiane. Infatti, è possibile trovarsi di fronte a una bolletta troppo salata, pentendosi di aver utilizzato l’apparecchio in maniera eccessiva, magari quando non era effettivamente necessario.
Per comprendere meglio quanto il condizionatore incida sulle spese energetiche, è interessante ricordare l’estate del 2022, quando le bollette subirono un aumento significativo a causa della guerra fra Russia e Ucraina. Tale conflitto portò ad un’ emergenza energetica che si tradusse nell’incremento delle bollette elettriche e del gas, nonostante le temperature non fossero state così elevate come quest’anno. Pertanto, anche se nel 2022 l’utilizzo del condizionatore rappresentò una spesa importante per le famiglie italiane, quest’anno sembra che i costi saranno meno elevati.
Secondo i dati pubblicati sul portale luce-gas.it, i costi per l’uso del condizionatore nel 2023 sono ben 4 volte inferiori rispetto all’estate del 2022. Tale risparmio è dovuto al prezzo medio del Prezzo Unico Nazionale (PUN), il quale si è abbassato considerevolmente rispetto all’anno precedente. Nel giugno del 2022 il prezzo medio PUN era pari a 0,271 euro/kWh, mentre a luglio e ad agosto raggiunse rispettivamente 0,444 euro/kWh e 0,543 euro/kWh. D’altro canto, nel giugno del 2023 il prezzo medio PUN si attesta a 0,105 euro/kWh, rappresentando così un significativo abbassamento dei costi nel confronto con l’anno precedente.
Tuttavia, oltre al prezzo medio dell’energia, bisogna considerare anche il modello del condizionatore utilizzato. L’etichetta energetica che contraddistingue i diversi modelli può fornire indicazioni importanti sul possibile risparmio energetico. Ad esempio, scegliendo condizionatori con una classe energetica contraddistinta dai simboli A+++, A++ e A+, si potranno ottenere consumi più ridotti e, di conseguenza, una bolletta più bassa.
Riferendosi ai prezzi PUN, possiamo calcolare che l’utilizzo del condizionatore per 4 ore comporta un consumo energetico pari a 0,42 euro. Di conseguenza, se nel 2022 questa spesa ammontava a 67 euro, nell’estate del 2023 si riduce a 54 euro, rappresentando un risparmio di 13 euro.
In conclusione, la scelta del momento in cui accendere il condizionatore e l’attenzione alla classe energetica del modello utilizzato possono influire notevolmente sulle spese energetiche estive. Nonostante le temperature elevate, è possibile mantenere le bollette a livelli più contenuti, evitando così spiacevoli sorprese a fine mese.
Condizionatore: arriva la nuova stangata: ecco quanto ti costa accenderlo questa estate
Durante l’estate, l’uso prolungato del condizionatore può comportare un aumento significativo delle bollette. È importante prestare attenzione a quando si accende il condizionatore per evitare bollette troppo salate. Nel 2022, a causa della guerra tra Russia e Ucraina, le bollette erano aumentate in modo spropositato. Tuttavia, quest’anno i prezzi per l’utilizzo del condizionatore sono quattro volte più bassi rispetto all’anno scorso. Secondo i dati pubblicati su luce-gas.it, il prezzo medio del Prezzo unico nazionale (PUN) è diminuito, quindi si prevede una bolletta più bassa e un maggior risparmio. È importante considerare anche l’etichetta energetica del condizionatore per ridurre i consumi e conseguentemente le spese. Ad esempio, utilizzando condizionatori con una classe energetica A+++, A++ o A+, si avranno consumi ridotti e una bolletta più bassa. Prendendo come riferimento i prezzi PUN, il consumo energetico del condizionatore acceso per 4 ore costa 0,42 euro, il che si traduce in un risparmio di 13 euro rispetto all’anno scorso.
