Concorso insegnanti: scopri i requisiti e le sfide da affrontare per diventare docente!

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È una grande notizia per gli insegnanti, infatti sono stati pubblicati due bandi per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Si tratta di un bando ordinario e di un bando straordinario, quindi sono totalmente distinti. Ma chi potrà partecipare e quali sono le prove da superare?

Innanzitutto, bisogna specificare che questi bandi offrono complessivamente oltre 6.000 posti. Poiché si tratta di due bandi separati, i requisiti richiesti possono variare. È importante sottolineare che una quota di questi posti è riservata a coloro che già lavorano nella scuola. Il reclutamento degli insegnanti per la materia di religione è stato annunciato dal Ministero dell’Istruzione ed è destinato ai lavoratori della scuola.

Chi può partecipare al concorso ordinario e a quello straordinario? Il nuovo decreto PA ha aumentato la quota dei posti liberi dal 50% al 70% per il concorso straordinario, riservato a coloro che abbiano almeno tre anni di esperienza consecutiva come insegnanti di religione cattolica.

Naturalmente, il numero di posti riservati al concorso ordinario si riduce dal 50% al 30% ed è destinato a coloro che hanno i requisiti per insegnare religione, ma non possiedono tre anni di servizio nella stessa materia.

Gli insegnanti che desiderano partecipare al concorso, sia ordinario che straordinario, devono avere un riconoscimento di idoneità rilasciato dall’ordinario della diocesi competente e uno dei seguenti titoli di studio: titolo accademico in teologia o in discipline ecclesiastiche presso una facoltà approvata dalla Santa Sede; attestato di qualifica di corso di studi teologici presso un seminario maggiore; laurea magistrale in scienze religiose ottenuta presso una scuola superiore di scienze religiose approvata dalla Santa Sede.

È importante precisare che i titoli sopra menzionati sono validi per gli insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado. Per quanto riguarda gli insegnanti di religione per la scuola dell’infanzia e la primaria, i requisiti di studio richiesti sono: essere insegnanti con uno dei titoli sopra elencati; essere diaconi, sacerdoti o religiosi con una qualifica riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI); essere insegnanti in possesso di un master riconosciuto dalla CEI.

Va ricordato che i concorsi per gli insegnanti di religione sono il risultato di un accordo tra l’ex ministro Azzolina e la CEI, che risale a tre anni fa.

Secondo le nuove regole introdotte dal Ministero dell’Istruzione in accordo con le linee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le prove dei concorsi saranno due: una prova scritta e una prova orale.

Per quanto riguarda la prova scritta, si prevede che siano presenti quesiti a risposta multipla su argomenti come pedagogia, psicopedagogia, metodica didattica, informatica e lingua inglese.

La prova orale, invece, accerterà le competenze e le conoscenze sulla materia, inclusa una lezione simulata.

Tuttavia, è necessario attendere la pubblicazione dei bandi dei concorsi per avere maggiori informazioni sulle prove specifiche.

Concorso insegnanti, in arrivo due bandi: i requisiti per partecipare e le prove da superare

Il testo riguarda l’annuncio di due bandi per gli insegnanti che desiderano insegnare religione cattolica nelle scuole. I bandi sono ordinari e straordinari e hanno requisiti e prove diverse. Tra i posti disponibili, alcuni sono riservati a insegnanti già impiegati nelle scuole. Il concorso straordinario richiede almeno tre anni di esperienza come insegnante di religione cattolica, mentre nel concorso ordinario questa esperienza non è richiesta. Per partecipare ad entrambi i concorsi, gli insegnanti devono avere un riconoscimento di idoneità rilasciato dall’ordinario della diocesi competente e uno dei titoli di studio elencati nel testo. Le prove di selezione includeranno un esame scritto e un esame orale che accerteranno le competenze e le conoscenze sull’insegnamento della religione cattolica. Tuttavia, i dettagli esatti delle prove saranno specificati nei bandi dei concorsi.