Chi paga il “conto” della crisi climatica? Scopri come i ricchi sono i veri protagonisti!

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Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Joule rivela che i super ricchi saranno quelli a pagare di più per la crisi climatica. Questa scoperta potrebbe sorprendere molti, ma sembra che la transizione verso l’energia rinnovabile abbiano un impatto economico minimo sulla maggior parte della popolazione, a meno che non siate tra i multi-possidenti.

Gli economisti dell’Università Sciences Po di Parigi e dell’Università del Massachusetts Amherst suggeriscono che le perdite più significative si verificheranno tra i cittadini più ricchi dei paesi ad alto reddito. Questo studio ha gettato nuova luce sulle conseguenze della transizione, che fino ad ora erano state poco discusse nei dibattiti pubblici.

È ora evidente che Stati Uniti, Regno Unito e altri paesi europei condivideranno il medesimo destino: circa due terzi delle perdite finanziarie colpiranno il 10% più ricco della popolazione. Per i super-ricchi, che rappresentano l’1% più ricco, queste perdite avranno un impatto inferiore all’1% sulla loro ricchezza netta, il che rappresenta solo una goccia nel loro vasto oceano patrimoniale.

D’altra parte, la parte più povera dei cittadini subirà solo il 3,5% delle perdite finanziarie, un impatto che si può considerare abbordabile. Gli economisti sono impegnati a garantire che nessuno venga lasciato indietro, ad esempio attraverso l’attuazione di tasse sulle emissioni di carbonio.

L’ONU promette che la transizione alle energie rinnovabili ci permetterà di risparmiare in modo significativo. Si parla di cifre come 3,3 trilioni di sterline all’anno entro il 2030. Quindi, non solo salveremo il pianeta, ma risparmieremo anche a livello economico. Guardando verso un futuro più verde e sostenibile, è chiaro che ci sono molti vantaggi a lungo termine da cogliere.

Chi paga veramente il “conto” della crisi climatica? I ricchi!

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Joule rivela che i super ricchi sono i più colpiti dalla crisi climatica. La transizione verso l’energia rinnovabile sembra avere un impatto minimo sulla maggior parte della popolazione, mentre i cittadini più ricchi dei paesi ad alto reddito subiranno le perdite più consistenti. Questa scoperta è stata accolta come una novità, poiché prima di questo studio se ne parlava poco nei dibattiti pubblici. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi europei, circa due terzi delle perdite finanziarie colpiranno il 10% più ricco della popolazione. Per i super ricchi, l’impatto sarà inferiore all’1% sulla loro ricchezza netta. La parte più povera dei cittadini subirà solo il 3,5% delle perdite finanziarie. L’ONU promette che la transizione alle energie rinnovabili permetterà di risparmiare in modo significativo e contribuirà a un futuro più verde e sostenibile.