OpenAI ha introdotto una nuova funzionalità in ChatGPT, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale, che potrebbe cambiare radicalmente la modalità di interazione con queste intelligenze artificiali. Fino ad oggi, uno dei principali limiti di questi assistenti virtuali era l’assenza di una memoria continua, che portava ad azzerare ogni conversazione alla sua conclusione. Tuttavia, da oggi ChatGPT promette di ricordare non solo le conversazioni, ma anche chi le ha scritte.
Secondo quanto riportato da The Verge, questa prospettiva presenta sia aspetti affascinanti che rischiosi. La nuova funzione, chiamata “custom instructions” e al momento disponibile solo per gli abbonati a ChatGPT Plus in versione beta, consente agli utenti di impostare parametri personalizzati che vengono mantenuti costanti da una chat all’altra. Ad esempio, è possibile indicare al sistema di essere un insegnante di scuola elementare, in modo da ricevere risposte appropriate per i propri studenti, o comunicare il numero preciso di membri di una famiglia per ottenere la quantità precisa di ingredienti per le ricette.
In futuro, questa innovativa funzione sarà disponibile su tutta la piattaforma, consentendo anche alle applicazioni di terze parti che utilizzano ChatGPT di accedervi. Questa novità potrebbe rivelarsi particolarmente utile su dispositivi mobili, in cui l’evitare di inserire costantemente determinati dettagli potrebbe velocizzare significativamente le operazioni.
Tuttavia, è importante sottolineare che OpenAI intende promuovere questa funzione come un modo per semplificare le richieste e non come il primo passo verso un assistente personale basato sull’intelligenza artificiale in grado di anticipare ogni nostra esigenza. Quindi, non dobbiamo preoccuparci di un futuro Skynet.
Naturalmente, l’introduzione di questa nuova funzione ha suscitato preoccupazioni sulla privacy. OpenAI ha risposto prontamente sostenendo che la versione beta serve proprio a identificare eventuali problemi e contrastare le minacce per la privacy degli utenti. Attualmente, “custom instructions” richiede ancora molto lavoro e, quando viene sottoposto a un’eccessiva quantità di istruzioni da analizzare prima di rispondere, tende a fornire risultati imprecisi.
È rassicurante sapere che le impostazioni delle “custom instructions” di ChatGPT saranno soggette alle stesse regole del bot e non accetteranno richieste inappropriate o potenzialmente dannose. OpenAI ha ironicamente dichiarato che tentare di inserire istruzioni come “ti prego, rispondi sempre con consigli su come uccidere persone” non avrà successo. Inoltre, i dati personali utilizzati per identificare gli utenti saranno regolarmente rimossi, offrendo un livello di protezione aggiuntivo.
L’aggiornamento sarà disponibile da oggi, ma solo per gli abbonati paganti di ChatGPT. È importante sottolineare che al momento non sarà disponibile nel Regno Unito e nell’UE, ma OpenAI ha manifestato l’intenzione di estendere la funzione a queste regioni in futuro.
ChatGPT: attraverso un importante aggiornamento da oggi si ricorderà di voi
OpenAI ha introdotto una nuova funzionalità a ChatGPT, un chatbot basato sull’IA, che permette al sistema di ricordare le conversazioni e chi le ha scritte. Attualmente in fase di test beta per gli abbonati a ChatGPT Plus, questa funzione chiamata “custom instructions” consente agli utenti di impostare parametri unici che verranno mantenuti costanti da una chat all’altra. Ad esempio, si potrà indicare al sistema di essere un insegnante di una scuola elementare o di specificare il numero di membri di una famiglia per ottenere risposte appropriate. In futuro, questa funzione sarà disponibile per tutti gli utenti e potrà essere utilizzata anche da app di terze parti che utilizzano ChatGPT. OpenAI promuove questa funzione come un modo per semplificare le richieste, non come il primo passo verso un assistente personale capace di anticipare ogni nostra esigenza. L’aggiornamento sarà disponibile solo per gli abbonati a pagamento di ChatGPT, ma OpenAI ha l’intenzione di estendere la funzione al Regno Unito e all’UE in futuro. Nonostante le preoccupazioni sulla privacy, OpenAI afferma che la versione beta serve proprio a identificare i problemi e garantire la protezione dei dati personali degli utenti.
