I centri estivi rappresentano una soluzione per gestire i figli durante le vacanze scolastiche, ma i genitori spesso devono fare i conti con costi elevati. In Italia, con l’impostazione attuale del sistema scolastico, i bambini e i ragazzi rimangono a casa per più di metà di giugno, tutto luglio e tutto agosto. Durante questo periodo, diventa quindi necessario trovare modi per occuparsi dei figli. Mentre alcuni fortunati trascorrono una quindicina di giorni al mare con la famiglia, il resto del tempo senza scuola richiede un’attività che li coinvolga e li mantenga occupati. Ecco perché vengono organizzati i centri estivi, offerti dalle attività locali.
I centri estivi sono campi in cui i bambini e i ragazzi vengono accolti dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio. Qui possono svolgere i compiti, pranzare e partecipare a varie attività ludiche, creative e sportive, in base al tipo di centro estivo scelto dai genitori. Tuttavia, non tutti possono permettersi di usufruire di tali servizi a causa dei costi spesso proibitivi.
Secondo un’indagine condotta da Adoc ed Eures, il costo medio per l’iscrizione a un centro estivo in Italia è di 140,50 euro a settimana per ogni figlio. Considerando una famiglia con due figli, in cui i genitori riescono a prendersi quattro settimane di ferie in modo sfalsato, resta comunque un’altra copertura da affrontare per le otto settimane estive. Quindi, mandare entrambi i figli al centro estivo per tutto questo periodo comporta una spesa di circa 2200 euro.
Il problema non riguarda solo i costi che le famiglie devono affrontare, ma anche la mancanza di sostegno da parte del governo. Dato che la scuola termina così presto, è necessario fornire alle famiglie servizi alternativi di tutela e gestione dei minori durante le settimane estive, soprattutto per favorire la natalità. Esistono centri estivi convenzionati con il comune che offrono tariffe più economiche rispetto a quelli privati, ma sono accessibili solo a famiglie con un’ISEE inferiore a 35.000 euro e un unico figlio, escludendo così molte famiglie italiane. Molte mamme e papà desiderano quindi un allungamento del periodo scolastico per risolvere questa problematica.
Centri estivi, per i genitori è un salasso: ecco quanto costa la pausa estiva alle famiglie italiane
I centri estivi sono molto costosi per i genitori che devono gestire i figli durante le vacanze scolastiche. Con la struttura scolastica italiana attuale, dove gli studenti stanno a casa per gran parte di giugno, luglio e agosto, diventa impossibile non cercare un modo per occuparsi dei figli durante queste settimane. I centri estivi sono organizzati dalle attività locali e offrono ai bambini e agli adolescenti un luogo dove trascorrere le giornate. Tuttavia, non tutti possono permetterseli, poiché i costi spesso sono proibitivi. Secondo un’indagine recente, il costo medio per iscrivere un figlio a un centro estivo in Italia è di 140,50 euro a settimana. Questo significa che per mandare entrambi i figli al centro estivo per tutto l’estate, il costo si aggira intorno ai 2200 euro. Inoltre, la mancanza di sostegno da parte del governo è un problema, poiché la scuola termina così presto e sarebbe importante fornire alle famiglie servizi alternativi durante le settimane estive. Esistono centri estivi convenzionati con il comune che sono meno costosi, ma sono accessibili solo alle famiglie con un’ISEE inferiore a 35mila euro e con un solo figlio. Molti genitori sperano invece in un allungamento del periodo scolastico.