Bonus straordinario per chi non studia e lavora: supera il Reddito di Cittadinanza e richiedilo subito! Scopri come funziona

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Esistono agevolazioni per i giovani disoccupati e che non studiano? Prestate attenzione alle opportunità da non perdere.

Il termine “Not in Education, Employment, or Training” (Non in istruzione, impiego o formazione) si riferisce ai giovani che non sono impegnati né in un percorso di studi, né in un’attività lavorativa e che non partecipano a nessuna forma di formazione. Si tratta di una situazione “ibrida”, quella dei cosiddetti Neet, che spesso potrebbe escluderli da una serie di aiuti, bonus e agevolazioni. La realtà è che si tratta di un gruppo di persone numeroso, secondo le statistiche dell’Istat si stima che ci siano almeno 1,7 milioni di persone tra i 15 e i 29 anni in questa condizione.

Negli ultimi anni, i governi si sono impegnati a ridurre il numero di Neet promuovendo il loro reinserimento nel sistema educativo o nel mondo del lavoro, oppure in programmi formativi che permettessero lo sviluppo delle loro competenze al fine di integrarsi rapidamente nella società e nell’economia.

Un incentivo ancora attivo, che è possibile richiedere anche nel 2023, è chiamato “Bonus Giovani Neet” e il modulo online è disponibile sul sito dell’INPS dallo scorso luglio. Compilando il modulo è possibile presentare la richiesta per usufruire di questa agevolazione. Ricordiamo che si tratta di uno strumento pensato per incentivare le assunzioni dei giovani under 30 disoccupati o senza un percorso di studi in corso.

Il bonus può essere applicato a tutte le assunzioni effettuate nel corso del 2023 e riguarda tutte le imprese private, ad eccezione degli enti pubblici e dei contratti di lavoro domestico o intermittente. È infatti una misura rivolta alle aziende private e il requisito principale, oltre all’età del lavoratore, è che il contratto di assunzione sia a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante.

Le aziende stesse devono presentare la richiesta. Se la domanda viene accolta, lo Stato verserà loro un contributo pari al 60% del salario lordo del dipendente per un anno. Tale importo diminuirà al 20% se si cumula con altri sostegni finanziari o incentivi.

La disponibilità di risorse per accedere all’incentivo verrà comunicata dall’INPS entro cinque giorni e i pagamenti avverranno in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. L’assunzione del lavoratore dovrà avvenire entro una settimana dall’accettazione della richiesta e la stipula del contratto dovrà essere comunicata nuovamente all’INPS.

Arriva il bonus per chi non studia e lavora: meglio di RdC e devi chiederlo subito | Come funziona

Il testo parla delle agevolazioni previste per i giovani disoccupati e che non studiano. Questi giovani vengono definiti NEET, ovvero Not in Education, Employment, or Training, e spesso potrebbero perdere una serie di benefici. Secondo le statistiche dell’Istat, ci sono almeno 1,7 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni in questa situazione. Negli ultimi anni, i governi si sono impegnati a ridurre il numero di NEET e a favorirne il reinserimento nell’istruzione o nell’occupazione. Un’agevolazione attiva è il Bonus Giovani NEET, che può essere richiesto anche nel 2023. Questo incentivo è destinato alle assunzioni di giovani sotto i 30 anni disoccupati o senza un percorso di studi. È possibile presentare domanda compilando il modulo online sul sito dell’Inps. Il bonus si applica a tutte le assunzioni effettuate nel corso del 2023 da aziende private, con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante. Le aziende stesse devono presentare la richiesta e, se accolta, riceveranno un contributo dallo Stato pari al 60% del salario lordo dell’assunto per un anno. La cifra diminuirà al 20% se ci sono altri supporti finanziari o incentivi cumulati. L’Inps comunicherà la disponibilità delle risorse entro cinque giorni e l’erogazione seguirà l’ordine di presentazione delle domande. L’assunzione del lavoratore dovrà avvenire entro una settimana dall’accettazione della domanda e il contratto dovrà essere comunicato nuovamente all’Inps.