Bonus casalinghe 2023: scopri quando spetta e come ottenerlo per migliorare le tue finanze familiari!

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Buone notizie per le donne e gli uomini che si dedicano alle attività domestiche: ora avranno diritto a un importante sostegno da parte dello Stato. Vediamo insieme i dettagli.

Lo Stato ha riconosciuto l’importanza del lavoro delle casalinghe e vuole sostenere questa categoria mettendo in campo diversi strumenti economici. Vediamo di cosa si tratta.

Un tempo le donne che si occupavano della gestione della casa e della famiglia lavoravano molto più dei loro mariti ma non avevano alcuna indipendenza economica. Questa disuguaglianza ha contribuito nell’arco degli anni all’aumento dei casi di violenza domestica.

L’indipendenza di una persona e la sua libertà dipendono anche dalla sua indipendenza economica. Finalmente, dopo anni di lotta, lo Stato ha riconosciuto alle casalinghe il diritto di ricevere aiuti finanziari. Una bella notizia per loro e per i casalinghi che potranno beneficiarne.

Si tratta del bonus casalinghe, che non è soltanto un bonus ma una vera e propria pensione. Per ottenerla, una persona che non svolge un lavoro retribuito al di fuori di casa dovrà contribuire autonomamente all’assicurazione sociale. Saranno sufficienti appena 5 anni di contributi per avere diritto a una pensione che potrà essere erogata a partire dai 57 anni. I contributi possono essere versati già a partire dai 16 anni di età.

Una casalinga potrà versare anche solo 25 euro al mese, ma per ricevere la pensione a 57 anni, l’assegno mensile, in base ai contributi versati, dovrà essere almeno pari all’importo dell’Assegno sociale maggiorato del 20%. Se l’assegno non raggiunge tale importo, la casalinga dovrà aspettare fino ai 65 anni per ricevere la pensione.

Nel caso in cui l’importo dell’Assegno pensionistico per le casalinghe sia troppo basso, una volta compiuti i 67 anni, potrà essere presentata una richiesta all’INPS per ottenere l’Assegno sociale. L’importo di quest’ultimo cambia annualmente e per il 2023 è pari a 503,27 euro erogati in 13 mensilità. Per avere diritto a questa prestazione per intero, è necessario soddisfare i seguenti requisiti reddituali: il reddito personale della casalinga deve essere pari a zero e il reddito annuo del coniuge deve essere inferiore a 6.542,51 euro.

Se si superano queste soglie, si potrà avere diritto all’Assegno sociale, ma solo in forma ridotta. Anche in questo caso, esistono dei limiti. Il reddito annuo personale della casalinga deve essere inferiore a 5.542,51 euro e quello del coniuge deve essere inferiore a 13.085,00 euro. Coloro che superano questi massimali non potranno ricevere il beneficio. Tuttavia, nel caso in cui una casalinga abbia un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, lo Stato le riconoscerà la pensione di invalidità civile che, per il 2023, corrisponde a 313,00 euro al mese.

Bonus casalinghe 2023: quando spetta e come si richiede

Buone notizie per le casalinghe e i casalinghi: ora avranno anche diritto ad un importante aiuto statale. Lo Stato riconosce l’importanza del lavoro domestico e ha messo in campo diversi strumenti economici per sostenere questa categoria. In particolare, è stato introdotto un bonus che non è solo una somma di denaro, ma una vera e propria pensione. Per ottenere questa pensione, una persona che non lavora al di fuori di casa deve versare i contributi da sola. Bastano solo 5 anni di contributi per avere diritto alla pensione, che può essere erogata a partire dai 57 anni. I contributi possono essere versati a partire dai 16 anni di età. La casalinga può versare anche solo 25 euro al mese, ma l’assegno mensile della pensione deve essere almeno pari all’importo dell’Assegno sociale maggiorato del 20%. Se l’assegno non raggiunge questo importo, la casalinga dovrà aspettare fino a 65 anni per ricevere la pensione. Se l’importo dell’Assegno pensionistico per le casalinghe è troppo basso, la casalinga può richiedere l’assegno sociale all’Inps a partire dai 67 anni. Per avere diritto all’assegno sociale, è necessario soddisfare determinati requisiti reddituali. Se si superano determinate soglie di reddito, si potrà avere diritto all’assegno sociale, ma in forma ridotta. In ogni caso, se la casalinga ha un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, avrà diritto alla pensione di invalidità civile.