Banishers: Ghosts of New Eden – Un’esperienza paranormale che ti terrà con il fiato sospeso

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Abbiamo avuto l’opportunità di provare Banishers: Ghosts of New Eden attraverso una demo dalla durata di circa un’ora e mezza, tempo sufficiente per darci un’idea chiara del nuovo progetto di DON’T NOD. Si tratta di un titolo più ambizioso di Life is Strange, più articolato e complesso, che cerca di unire il successo di Vampyr con le ultime tendenze del genere action/RPG. Come sapete, la competizione in questi generi di giochi è molto alta e non è facile emergere e conquistare il mercato odierno. Sappiamo che il team di sviluppo è sempre stato in grado di proporre idee accattivanti e trame narrative avvincenti, ma queste da sole sono sufficienti per far dimenticare le numerose criticità emerse durante la nostra prova di Banishers: Ghosts of New Eden?

Banishers: Ghosts of New Eden racconta la storia di una coppia di “epuratori”, Rosso e Antea, determinati a cacciare i fantasmi e proteggere i vivi dalla minaccia degli spettri. Dopo un’ultima missione andata male, la donna rimane ferita e perde la sua corporeità. Il gioco è caratterizzato da un’atmosfera misteriosa e mistica, e vedremo la coppia continuare la loro missione di liberazione dalle foreste del Nord America, dove si sta diffondendo un’infestazione di spettri. Non è chiaro da dove si origini tutto questo o quale sia stata la causa, ma durante la demo di Banishers: Ghosts of New Eden non sono stati forniti molti dettagli a riguardo. Si trattava infatti solo di una parte del gioco completo che uscirà il prossimo novembre, e siamo riusciti a cogliere gli elementi principali come le dinamiche di coppia, le atmosfere cupe e misteriose che avvolgono l’intera storia.

Un punto a favore di Banishers: Ghosts of New Eden è l’atmosfera, che insieme all’ambientazione e alla forza narrativa potrebbe dare quel tocco in più che serve a un titolo del genere per emergere tra i grandi nomi del settore. Non è stato sorprendente notare alcune somiglianze nell’impostazione del gameplay con gli ultimi due capitoli di God of War, riferendoci esclusivamente alle fasi di attraversamento e alla presentazione delle aree di gioco, con apertura, passaggi stretti e luoghi variabili che ospitano gli scontri. Tuttavia, le somiglianze finiscono lì e ogni altro confronto risulterebbe scomodo e poco lusinghiero. Il gioco si trova ad affrontare limitazioni evidenti, che sono emerse più volte durante la nostra prova. Non stiamo parlando solo di problemi tecnici, di cui parleremo più avanti, ma anche di difficoltà riscontrate nei combattimenti e nelle soluzioni disponibili, accoppiate a una serie di imprecisioni. Nonostante sia una versione preliminare del gioco, il tempo a disposizione per sistemare queste problematiche è poco e considerando che i problemi riscontrati non riguardano solo bug o problemi grafici che potrebbero essere risolti con delle patch, sorgono dei dubbi sulla qualità finale di Banishers: Ghosts of New Eden. Questo non significa che il gioco abbia problemi gravi che lo rendono ingiocabile o che compromettono il lavoro degli sviluppatori, ma è evidente che si tratta ancora di un titolo acerbo che avrebbe bisogno di essere rimandato almeno all’anno prossimo.

La porzione di gioco provata ci ha permesso di sperimentare diverse abilità che i due protagonisti avranno a disposizione nel gioco completo, un inventario ben fornito e una serie di strumenti utilizzati dagli “acchiappafantasmi”. Nonostante il tono di gioco non sia scanzonato e leggero, Banishers: Ghosts of New Eden presenta drammi umani e familiari che coinvolgono villaggi oppressi, popoli ingannati e intrighi con esiti tragici. Come nei precedenti lavori di DON’T NOD, anche in questo gioco ci saranno momenti cruciali in cui il giocatore dovrà prendere decisioni che influenzeranno l’avventura. Non sappiamo ancora quanto queste decisioni potranno modificare la trama, ma considerando che alcune opzioni sono state già divisive, è probabile che ci saranno importanti bivi nel gioco. Nella versione finale, che includerà anche il doppiaggio italiano, sarà possibile scegliere tra quattro livelli di difficoltà che influenzeranno solo il quantitativo di danni inflitti e subiti. Il sistema di combattimento permette di controllare entrambi i protagonisti, passando da uno all’altro in qualsiasi momento. Le azioni in tandem funzionano abbastanza bene, così come l’alternanza tra i due personaggi, che apporta variazioni alla formula di gioco. Il problema principale risiede nella rigidità dei controlli durante gli scontri e nella stabilità del codice, che ancora non è ottimale. Ci sono numerosi problemi che possono causare errori nei parate, parry e attacchi, che di per sé non erano perfetti. Questo è un problema strutturale difficile da risolvere e suscita maggiore preoccupazione, poiché non sono rari i casi in cui si può morire a causa di problemi non interamente imputabili al giocatore. Un altro problema strano che abbiamo riscontrato riguarda la gestione della luce e delle fonti di illuminazione. Ad esempio, in alcune scene di dialogo si passa da una luce bianca abbagliante che rende difficile distinguere i volti dei personaggi, al buio di una stanza appena illuminata dalla luce lunare. Allo stesso modo, in determinati momenti dell’avventura, un passo indietro può farci ritrovare improvvisamente in una luce quasi celestiale, mentre un passo avanti ci riporterà nel buio di una caverna sotterranea. A completare questi problemi tecnici c’è il comparto grafico, che è “soltanto” buono ma non all’altezza delle produzioni moderne. Si nota un divario evidente tra i personaggi e gli scenari, con questi ultimi che talvolta mostrano una cura inferiore rispetto al resto del gioco.

Certamente, come ricorderete, anche Vampyr non eccelleva dal punto di vista tecnico, ma si è rivelato un gioco di grande spessore con una trama molto interessante. Siamo sicuri che anche Banishers: Ghosts of New Eden non deluderà e l’intera missione che abbiamo provato ci ha dato un’ottima impressione sulla qualità della scrittura. Tuttavia, come abbiamo sottolineato all’inizio, la domanda che ci poniamo è se la forza della storia da sola possa rendere questo progetto interessante e in grado di suscitare l’interesse dei giocatori. Inoltre, in un mercato sempre più affollato e competitivo, con utenti sempre meno indulgenti e severi nelle critiche, è ancora possibile per un’opera mostr

Banishers: Ghosts of New Eden – Provato | Spiriti in pena

Banishers: Ghosts of New Eden è un nuovo progetto di DON’T NOD, più ambizioso di Life is Strange, che cerca di combinare azione e RPG. Il gioco racconta la storia di due epuratori, Rosso e Antea, che lottano contro gli spettri. Dopo un incidente, Antea diventa come uno spettro e i due continuano la loro missione per liberare le foreste dalla loro infestazione. Nonostante abbia un’atmosfera suggestiva e un buon racconto, il gioco presenta alcune debolezze nei combattimenti e nelle soluzioni adottabili. Inoltre, ci sono problemi tecnici, come la gestione della luce e del codice stabile. Nonostante ciò, il gioco sembra avere un buon potenziale e riceve un’ottima valutazione per la qualità della scrittura. Tuttavia, rimane la domanda se la forza della storia da sola sia sufficiente per suscitare l’interesse in un mercato competitivo e critico.