Baldur’s Gate III: l’epico ritorno del re dei giochi di ruolo | Provato e conquistato

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È passato un lungo periodo di 23 anni dalla pubblicazione dell’ultimo capitolo della saga, ma finalmente tra meno di un mese potremo tutti immergerci in Baldur’s Gate III, il terzo capitolo della leggendaria serie nata da Interplay nel 1999. Non si tratta di un comune team di sviluppo dietro a questo progetto, ma della software house che ha rivoluzionato i CRPG con i suoi Divinity: Original Sin e si prepara a stupire il mondo intero con il ritorno di uno dei videogiochi di ruolo più amati nell’universo di Dungeons & Dragons.
Dato l’importante significato storico dell’evento, abbiamo avuto la possibilità di volare in Belgio e provare una versione anticipata del gioco, testando le novità che ci aspettano il 3 agosto. Ma la cosa più entusiasmante è stata senza dubbio l’opportunità di assistere a una lunga sessione di gioco live di Swen Vincke, fondatore di Larian Studios. Tutto il gameplay si è incentrato sulle possibilità di approccio e sulla straordinaria vastità di questo titolo. Siamo rimasti così colpiti dalla quantità di contenuti e dalla qualità generale che non possiamo negare di trovarci di fronte al miglior computer RPG di sempre e il team di sviluppo ne è consapevole.
Per chi non fosse familiare con la saga (ma non preoccupatevi, c’è ancora tempo per recuperare), Baldur’s Gate III è un gioco di ruolo tradizionale senza influenze da action o altre contaminazioni. In altre parole, è un CRPG profondo, complesso e adatto a chi gioca principalmente su PC, anche se, come probabilmente saprete, sarà disponibile a partire dal 6 settembre anche su PS5 e in futuro su Xbox Series X|S. Quindi, non aspettatevi un titolo simile a Diablo o un RPG immediato; in Baldur’s Gate, la storia e i dialoghi sono fondamentali, così come la lettura e il ragionamento strategico. Non è un’opera adatta a tutti, ma allo stesso tempo offre la più ampia libertà al giocatore.
Il gioco fa chiaramente parte dell’universo di Dungeons & Dragons e specificamente si svolge nei Forgotten Realms, concentrandosi sulla città di Baldur’s Gate e riprendendo personaggi e classi amati dai fan sia del gioco da tavolo che dei capitoli precedenti della serie. Nonostante sia possibile creare un personaggio personalizzato con background, classe e personalizzazione estetica, il team di sviluppo ci offre anche la possibilità di giocare con uno dei personaggi principali, ognuno con la sua origin story (tra cui uno nuovo che scopriremo alla fine). Potremo sviluppare la nostra classe in molti modi diversi, avendo anche la possibilità di modificare completamente il nostro stile di gioco. E se giocare da soli non è abbastanza, non preoccupatevi, potrete giocare in cooperativa con un amico e creare la vostra avventura con le vostre scelte.
Ma veniamo ora alle novità che abbiamo potuto osservare in questa nuova prova. Se l’Atto I era già grande, non avete ancora visto niente. Se avete avuto modo di provare l’early access, saprete che l’Atto I di Baldur’s Gate III era già molto esteso. Tuttavia, ciò che abbiamo visto dell’Atto II e soprattutto dell’Atto III ci ha sorpreso per la densità di contenuti da esplorare. Il secondo atto svolgerà un ruolo di transizione e sebbene non abbiamo ancora un’idea precisa delle sue dimensioni, è probabile che sia leggermente più breve del primo atto. Ma il terzo atto è davvero qualcosa di enorme, come ci ha assicurato Adam Smith, il Lead Writer del gioco. Sarà incentrato interamente sulla città di Baldur’s Gate, offrendo la possibilità di esplorarla completamente, dai quartieri più umili a quelli più importanti e prestigiosi. Baldur’s Gate si sviluppa sia in verticale che in orizzontale, grazie a poteri come il volo o il teletrasporto attraverso le ombre. Potremo arrampicarci sui tetti per raggiungere zone altrimenti inaccessibili o per evitare guardie e ostacoli. L’intera città è dinamica, vibrante di colori, musica, segreti e ogni piccola area può nascondere qualcosa di speciale, mentre ogni mistero può nasconde un altro. L’esplorazione non è mai stata così importante e ricca di possibilità. Ogni singolo personaggio non giocante può raccontarci qualcosa di utile, così come gli animali stessi, con cui potremo comunicare attraverso incantesimi specifici. Inoltre, a seconda del nostro gruppo, alcune situazioni possono manifestarsi in modo diverso, come incontri inattesi con persone che già conoscono qualcuno del nostro party, o sfruttando le loro abilità per trarne vantaggio. E naturalmente, non dimentichiamo gli elementi romantici, le storie dei singoli personaggi e le innumerevoli possibilità di approccio che il gioco ci offre.
La seconda parte della dimostrazione ha mostrato quanto le scelte che facciamo possano influenzare drasticamente lo sviluppo della storia principale. Swen Vincke, insieme a Adam Smith, ci ha spiegato che a differenza del passato, anche le scelte cattive avranno un senso e non sempre agire in modo gentile e corretto condurrà a risultati più soddisfacenti. Ci è stata presentata una piccola situazione dell’Atto II per esemplificarlo, evitando ovviamente ogni possibile spoiler. A seconda di come ci siamo comportati nel primo atto, avremo l’opportunità di affrontare il proseguo della storia in modi molto diversi. E ciò che è davvero interessante è che sia le scelte buone sia le scelte cattive offrono una narrazione convincente e ben integrata, senza soluzioni di continuità. In passato, in altri giochi, spesso ci siamo trovati di fronte a incongruenze causate da scelte prese in precedenza, ma in questo caso sembra che tutto proceda in modo fluido e senza incertezze. Ovviamente, basiamo questa valutazione su una piccola porzione del gioco, ma sarà necessario verificare se una produzione di questo calibro riuscirà effettivamente a evitare qualsiasi ostacolo narrativo. È comprensibile che potrebbero esserci piccoli intoppi legati, ad esempio, alla morte di qualche personaggio o a decisioni particolari, ma se il gioco riesce a superare tali sfide, potremo avere tra le mani una delle storie più adattabili nella storia dei videogiochi

Baldur’s Gate III potrebbe essere il miglior gioco di ruolo di sempre | Provato

Baldur’s Gate III è il terzo capitolo del franchise di videogiochi di ruolo nato nel 1999. È sviluppato da Larian Studios, che ha dato nuova linfa vitale ai giochi di ruolo con Divinity: Original Sin. Il gioco sarà disponibile il 3 agosto. La dimostrazione a cui abbiamo assistito ha mostrato l’approccio e le dimensioni enormi del gioco. Il titolo è un RPG profondo e complesso, incentrato sulla storia e sui dialoghi. Ambientato nell’universo di Dungeons & Dragons, si svolge nella città di Baldur’s Gate. È possibile creare un personaggio personalizzato o utilizzare uno dei personaggi principali. È possibile specializzare la classe del personaggio in molti modi diversi e il gioco offre molta libertà al giocatore. È possibile giocare sia in single player che in cooperativa. Durante la dimostrazione, è stata evidenziata l’importanza delle scelte nel gioco, che possono cambiare completamente l’andamento della storia. Le scelte cattive avranno conseguenze significative e non sempre essere gentili e buoni porterà a conclusioni più soddisfacenti. Si è anche sottolineato che anche le piccole scelte possono avere un impatto significativo sulla trama. La città di Baldur’s Gate è completamente esplorabile e offre molte possibilità di interazione con gli NPC e con gli animali. La città è dinamica e ricca di colori, musica e segreti. Ogni singola zona può nascondere qualcosa di interessante o un mistero. Larian Studios ha lavorato duramente per creare un’esperienza di gioco senza limitazioni, con violenza, nudo e scelte morali complesse. Il gioco promette di offrire un’avventura sandbox con molte possibilità e diramazioni diverse.