Buone notizie per tutti gli appassionati di veicoli storici. Come era stato annunciato precedentemente nella Legge di Bilancio 2021, è stata introdotta una modifica al Codice della Strada che permette il “recupero” delle targhe originali per tali veicoli, sia quelli che devono ancora essere immatricolati, sia quelli che sono già stati reimmatricolati o ritargati in passato. Tuttavia, non era ancora arrivato il decreto attuativo che avrebbe stabilito i costi, i criteri e le modalità di rilascio delle targhe (fonte).
Finalmente, adesso c’è un’importante novità. Infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso il decreto attuativo per la legge 178 del 30 dicembre 2020.
Quindi, la nuova legge prevede la “facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico”.
Quali sono le procedure che i proprietari di un’auto storica dovranno seguire per ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, conforme a quella originale? Il decreto attuativo risponderà a questa domanda, indicando la procedura da seguire e i relativi costi.
Secondo quanto stabilito dal decreto attuativo, i proprietari dovranno presentare una specifica richiesta presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o presso un Ufficio della Motorizzazione Civile.
Le richieste possono essere fatte per i veicoli che sono stati radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli che sono stati reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta, a patto che siano dotati di Certificato di Rilevanza Storica. Il rilascio della targa storica implica il pagamento di 549,00 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.
Grazie all’Automotoclub Storico Italiano (ASI) e a tutti gli attori del settore, è stato completato un percorso normativo che durava ormai da circa 3 anni. Naturalmente, l’ASI, e in particolare il suo presidente Alberto Scuro, è estremamente soddisfatto di questa novità. Scuro ha commentato: “Si tratta di un decreto che arriva dopo un intenso lavoro svolto per sottolineare al Ministero, alla Motorizzazione e al Poligrafico dello Stato l’importanza che ha per gli appassionati la possibilità di ripristinare l’originalità più completa dei propri veicoli storici. Ristabilire l’originalità è parte integrante della nostra missione e la targa di nascita fa parte del veicolo stesso. Per questo ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica in generale e dal Ministro Salvini in particolare, che, dopo essere stato sensibilizzato sull’importanza di questa iniziativa, che non comporta alcun onere per lo Stato, è riuscito ad avviarne l’applicazione in tempi brevissimi” (fonte).
Targhe originali auto storiche: sbloccato il decreto attuativo
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finalmente emesso il decreto attuativo per la legge che permette il recupero delle targhe originali per i veicoli storici. La nuova legge consente ai proprietari di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico o una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico. Per ottenere una targa del periodo storico, i proprietari devono presentare una specifica richiesta presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione Civile. Il costo per il rilascio della targa storica è di 549,00 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole. L’Automotoclub Storico Italiano ha espresso grande soddisfazione per questa novità, sottolineando l’importanza dell’originalità dei veicoli storici e ringraziando il Ministero e il Ministro Salvini per aver reso possibile l’applicazione della legge.