Attenzione! Scopri come aumentare le tue possibilità di ottenere un posto fisso grazie ai concorsi pubblici

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I concorsi pubblici rappresentano il metodo attraverso il quale vengono selezionati i lavoratori destinati al settore pubblico. Vediamo nel dettaglio come funzionano.

Quando si desidera entrare a far parte del mondo del lavoro nel settore pubblico, sia presso un ente statale che locale, è necessario partecipare a un concorso pubblico. Tale concorso ha lo scopo di selezionare i migliori candidati, tuttavia alcune categorie di persone hanno un vantaggio rispetto ad altre.

Quando ci sono delle nuove assunzioni da effettuare presso gli enti statali o locali, come ad esempio ministeri, regioni, province o comuni, l’ente di riferimento pubblica ed organizza un concorso pubblico. Questo processo di selezione del personale rientra nell’ambito della grande macchina dell’amministrazione pubblica, permettendo al contempo di individuare il profilo migliore tra i vari candidati.

I concorsi pubblici si suddividono in diverse fasi, che vengono organizzate dall’ente che assume. Inizialmente viene pubblicato il bando, solitamente accessibile sul sito internet dell’ente e sulla Gazzetta Ufficiale, al quale possono iscriversi tutti i cittadini italiani maggiorenni senza precedenti penali. Spesso possono esserci delle restrizioni anche per coloro che hanno già lavorato per l’amministrazione pubblica e si sono dimessi. Una volta effettuata l’iscrizione, bisogna attendere la data dell’esame, il quale generalmente si articola in tre parti.

La prima parte consiste in un esame scritto, volto a valutare la cultura generale dei candidati e ad effettuare una prima selezione in base ai requisiti richiesti per la posizione. La seconda parte riguarda un ulteriore esame scritto più specifico, finalizzato a valutare le conoscenze specifiche del candidato relative al ruolo che dovrebbe ricoprire. Infine, c’è il colloquio vero e proprio, che serve a comprendere se il candidato possiede il profilo psicologico adeguato per la posizione.

Chiaramente, esiste una serie di categorie di persone che sono avvantaggiate nei concorsi pubblici. In Italia, infatti, si cerca di garantire a tutti le medesime opportunità, mettendo in risalto soprattutto le persone con disabilità o inabilità che rendono l’attività lavorativa più complessa.

Per queste persone, la legge 104 del Codice Civile prevede dei vantaggi nella ricerca di lavoro nel settore pubblico. In particolare, coloro che presentano un’invalidità civile con una percentuale uguale o superiore all’80% sono esonerati dal sostenere la prova preselettiva, ovvero la prima delle tre previste nell’ambito del concorso. Per ottenere tale esenzione è necessario documentare il riconoscimento della disabilità e il grado di invalidità civile dell’80% o superiore.

Nel caso in cui si verifichi un pareggio nella graduatoria dei candidati, le assunzioni dai concorsi pubblici avvengono in base a una graduatoria redatta sulla base dei risultati degli esami. In tali situazioni di parità, entrano in gioco dei titoli di preferenza, che danno ai candidati dei punti aggiuntivi rispetto agli altri. I titoli di preferenza possono essere attribuiti alle seguenti categorie di persone:

– Insigniti di medaglia al valor militare;
– Mutilati e invalidi di guerra ex combattenti;
– Mutilati e invalidi per fatto di guerra;
– Mutilati e invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
– Orfani dei caduti per fatto di guerra;
– Orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;
– Insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché capi di famiglia numerose;
– Figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
– Figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
– Figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
– Genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle/fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
– Genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle/fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
– Genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle/fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
– Coloro che hanno prestato servizio militare come combattenti;
– Coloro che hanno prestato un servizio lodevole, per almeno un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
– Coniugati e non coniugati con figli a carico;
– Invalidi e mutilati civili;
– Militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

Concorsi pubblici: in questo modo il posto è molto più probabile | Attenzione

I concorsi pubblici sono un metodo utilizzato per selezionare i lavoratori del settore pubblico. Quando si desidera lavorare nel settore pubblico, si deve partecipare a un concorso pubblico, che è finalizzato a selezionare i lavoratori, anche se alcune categorie di persone hanno un vantaggio rispetto ad altre. Gli enti statali o locali, come ministeri, regioni, province e comuni, bandiscono e organizzano concorsi pubblici per assumere nuovo personale. Questi concorsi sono suddivisi in diverse fasi, tra cui l’iscrizione, la pubblicazione del bando, gli esami scritti e il colloquio. Le persone con disabilità o inabilità hanno dei vantaggi durante i concorsi pubblici, come l’esenzione dalla prova preselettiva se hanno un’invalidità civile dell’80% o superiore. In caso di parità tra due candidati nella graduatoria, vengono considerati i titoli di preferenza, come insigniti di medaglia al valor militare o mutilati e invalidi di guerra. Infine, vengono indicati diversi criteri di preferenza per l’assunzione dei vincitori del concorso, come i coniugati con figli a carico o gli invalidi civili.