Le truffe rappresentano una delle principali problematiche della società odierna, con cui ci troviamo costantemente a fare i conti. Esistono numerose tipologie di truffe, che possono colpire le persone sia fisicamente che attraverso i mezzi digitali. Tra le più famose, troviamo quelle che avvengono nei pressi dei Bancomat o dei Postamat, presenti su tutto il territorio italiano.
Queste truffe possono avvenire sia tramite dispositivi sofisticati come gli skimmer, che riescono a clonare le carte e a rubare i relativi codici PIN, sia attraverso l’azione di individui, come nel caso dei finti dipendenti di banche o poste che scambiano i soldi appena prelevati con banconote false. Ciò avviene non solo presso gli sportelli automatici, ma anche in altri contesti.
Le truffe via mail o SMS rappresentano un’altra forma molto diffusa di frode. Ogni giorno, moltissime persone ricevono messaggi di phishing o smishing, i cui obiettivi principali sono rubare i soldi delle vittime. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, questi truffatori riescono a raggiungere il loro scopo. Inoltre, ci sono anche le truffe telefoniche.
In particolare, vogliamo focalizzare la nostra attenzione su una pratica illegale e subdola in cui i truffatori si spacciano per forze dell’ordine. In questo caso specifico, si presentano come Carabinieri e intimano alle persone di seguire le loro istruzioni per evitare spiacevoli conseguenze.
“Pronto Carabinieri…”: se ricevete una telefonata del genere, riattaccate immediatamente poiché si tratta di una truffa che mette a rischio i vostri risparmi.
Nonostante questa pratica sia diffusa, molte persone cadono ancora vittime a causa della fiducia o del timore che provano. Seguono alla lettera le istruzioni fornite dall’interlocutore, non esitando a compiere quanto richiesto. Ma cosa sta accadendo in queste ultime settimane nel nostro Paese?
Una giornata come tante altre, ma ad un certo punto squilla il telefono. Dall’altra parte della cornetta, un interlocutore si presenta come “Pronto Carabinieri” e accusa la persona di aver commesso un reato, elencando i vari crimini commessi e le conseguenze che si sarebbero verificate se non si fossero seguite le istruzioni fornite. Questo “Carabiniere” richiede alle vittime di effettuare pagamenti consistenti tramite bonifici o ricariche PostePay, mentre sono ancora al telefono. I pagamenti possono raggiungere anche cifre superiori ai 3.000 euro.
Naturalmente, se la vittima si rifiuta di pagare, iniziano a piovere minacce di giudici, processi, pignoramenti e altro ancora. È fondamentale prestare molta attenzione poiché i Carabinieri e le altre forze dell’ordine non agiscono in questo modo. Nel caso in cui si riceva una telefonata del genere, bisogna riattaccare immediatamente.
Nuova truffa telefonica, “Pronto carabinieri…” : il tuo conto viene svuotato completamente
Il testo parla di una truffa telefonica in cui i truffatori si fanno passare per carabinieri e minacciano le vittime di conseguenze legali se non seguono le istruzioni date al telefono. I truffatori chiedono alle vittime di pagare somme ingenti attraverso bonifici o ricariche PostePay. Il testo mette in evidenza l’importanza di diffidare da questo tipo di telefonate e di riattaccare subito il telefono nel caso in cui si riceva una chiamata del genere.