Attacco informatico ai telescopi più grandi del mondo: le oscure minacce che li tengono chiusi

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Da diverse settimane è già trascorso l’incidente di cybersicurezza rilevato dai ricercatori della National Science Foundation (NSF) degli Stati Uniti, tuttavia, ancora oggi i due telescopi più grandi del mondo rimangono offline.

Nella mattina del 1 agosto, il personale informatico del NOIRLab della NSF ha riscontrato un’attività sospetta nei propri sistemi informatici. Per garantire la sicurezza, è stata presa la decisione di interrompere le operazioni dei suoi telescopi ottici a infrarossi, dotati di un diametro di 8,1 metri, situati a Maunakea nelle Hawaii.

Sia il telescopio Gemini North alle Hawaii che il suo gemello, il telescopio Gemini South in Cile, insieme ad una serie di telescopi di dimensioni più ridotte sulle montagne di Cerro Tololo, sono stati messi offline come misura precauzionale e al momento non si conosce ancora quando torneranno operativi.

Nonostante non sia chiaro quale fosse il pericolo corso dai telescopi, questa minaccia ci ricorda quanto costosa possa essere l’attività scientifica. Ogni giorno in cui queste strutture risultano inaccessibili ai ricercatori, si stanno perdendo migliaia di dollari.

Ad esempio, nel mese di ottobre del 2022, gli hacker hanno avuto accesso all’Atacama Large Millimeter Array Observatory in Cile, costringendo la struttura a chiudere per mesi e causando loro una spesa giornaliera di circa 250.000 dollari.

Tuttavia, questi incidenti generano problemi che vanno ben oltre i danni economici. Gli studi astronomici, infatti, richiedono precisione temporale e interruzioni come queste possono portare alla perdita di enormi quantità di dati e compromettere interi progetti di ricerca.

Attacco informatico ai telescopi più grandi del mondo: ancora tutto chiuso

L’incidente di cybersicurezza rilevato dai ricercatori della National Science Foundation (NSF) degli Stati Uniti ha portato alla chiusura di alcuni dei telescopi più grandi del mondo. Il NOIRLab della NSF ha rilevato attività sospette nei suoi sistemi informatici e ha deciso di spegnere i suoi giganteschi telescopi ottici a infrarossi a Maunakea, nelle Hawaii, per garantire la sicurezza. Il telescopio Gemini North alle Hawaii e il telescopio Gemini South in Cile, insieme ad altri telescopi più piccoli sulle montagne di Cerro Tololo, sono al momento offline senza una data di riattivazione. Questi incidenti rappresentano un grave costo economico e causano anche la perdita di dati scientifici importanti e la rovina di interi progetti di ricerca.