Assegno sociale e pensione di reversibilità: scopri come funziona la nuova normativa e tieni alta l’attenzione

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La questione riguardante la cumulabilità tra la pensione di reversibilità o indiretta e l’Assegno sociale è di particolare interesse per il coniuge superstite di un pensionato o di un lavoratore. L’Assegno sociale rappresenta una prestazione assistenziale erogata dall’INPS a coloro che hanno superato i 67 anni e versano in condizioni economiche disagiate. Ma è possibile ricevere contemporaneamente entrambe le prestazioni?

In generale, le due prestazioni possono essere compatibili, ma non sempre è economicamente vantaggioso riceverle entrambe. La pensione di reversibilità è riconosciuta al coniuge superstite nella misura del 60% dell’assegno pensionistico precedentemente percepito dal partner defunto. Allo stesso tempo, l’Assegno sociale corrisponde attualmente a un importo di 503,27 euro mensili ed è destinato soltanto a coloro che rispettano specifici requisiti di reddito e non percepiscono già altre pensioni.

Se ad esempio la vedova percepisce già una pensione di reversibilità pari a 503 euro al mese, non avrà diritto anche all’Assegno sociale, poiché avrebbe raggiunto la soglia massima stabilita dalla legge. Tuttavia, per coloro che hanno diritto ad entrambe le prestazioni, l’importo dell’Assegno sociale spettante viene calcolato tenendo in considerazione i redditi posseduti dal beneficiario e dal coniuge.

Nel caso in cui la persona beneficiaria riceva l’Assegno sociale a cifra piena, la pensione di reversibilità sarà ridotta in proporzione, in quanto ne si avrà diritto solo parzialmente. Questo perché il limite massimo di 503,27 euro al mese non può essere superato in nessun caso.

Un esempio concreto può aiutare a comprendere meglio la questione. Immaginiamo una vedova che prima del decesso del marito percepiva l’Assegno sociale a cifra piena. Dopo la morte del coniuge, qualora abbia i requisiti per ricevere anche la pensione di reversibilità, potrà percepire entrambi gli importi, ma con alcune limitazioni. L’ammontare dell’Assegno sociale verrà ridotto in base alla reversibilità, tenendo conto dell’importo di quest’ultima. Ad esempio, se la vedova riceve 300 euro di reversibilità, l’Assegno sociale non potrà superare i 203,27 euro al mese (per il 2023).

È importante sottolineare che l’esempio appena citato ha solo una finalità illustrativa e che possono essere applicate regole differenti in base alle peculiarità delle diverse situazioni. Infatti, per il calcolo dell’Assegno sociale è necessario considerare tutti i redditi, non solo quelli derivanti dalle pensioni.

In conclusione, la cumulabilità tra pensione di reversibilità o indiretta e Assegno sociale dipende dalle specifiche condizioni e dai limiti reddituali stabiliti dalla normativa vigente. È opportuno valutare attentamente la propria situazione e cercare il supporto di un esperto o di un consulente per avere una panoramica chiara delle prestazioni cui si ha diritto senza incorrere in eventuali sanzioni o errori di valutazione.

Assegno sociale e pensione di reversibilità: attenzione alla nuova normativa | Come funziona

Il coniuge superstite di un pensionato o di un lavoratore ha diritto alla pensione di reversibilità o indiretta. Ma questo vale anche per l’Assegno sociale? L’Assegno sociale è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS a coloro che hanno più di 67 anni e si trovano in situazioni di disagio economico. Ma è possibile cumulare questa prestazione con altre? Può il coniuge superstite percepire sia la pensione di reversibilità sia l’Assegno sociale?

In alcune situazioni è possibile cumulare entrambe le prestazioni, ma non sempre risulta conveniente dal punto di vista economico. La pensione di reversibilità corrisponde al 60% dell’assegno pensionistico del partner deceduto, mentre l’Assegno sociale ammonta attualmente a 503,27 euro al mese. Tuttavia, solo coloro che rispettano determinati limiti di reddito e non percepiscono già alcuna pensione sono eleggibili per l’Assegno sociale.

Ciò significa che se il coniuge superstite già percepisce una pensione di reversibilità di 503 euro al mese, non avrà diritto all’Assegno sociale in quanto supera la soglia di reddito prevista dalla legge. Per coloro che hanno diritto a entrambe le prestazioni, l’importo dell’Assegno sociale spettante viene determinato in base ai redditi posseduti dal beneficiario e dal coniuge. Se il beneficiario riceve l’Assegno sociale al massimo importo, la pensione di reversibilità sarà ridotta in proporzione.

Tuttavia, se la pensione di reversibilità è inferiore all’importo dell’Assegno sociale, si avrà diritto a quest’ultimo, anche se in maniera parziale. È importante notare che in ogni caso l’importo massimo dell’Assegno sociale non può superare i 503,27 euro al mese. Quindi, se il beneficiario riceve ad esempio 300 euro di pensione di reversibilità, l’Assegno sociale sarà ridotto a 203,27 euro al mese.

Questo esempio è solo indicativo, poiché possono essere applicate regole diverse a seconda delle specificità di ogni situazione. Nel calcolo dell’Assegno sociale è necessario prendere in considerazione tutti i redditi, non solo quelli derivanti dalle pensioni.