Approfitta dei vantaggi da pensionato: scopri le opzioni a te più convenienti e risparmia già oggi!

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Se sei già in pensione ma non sei soddisfatto della misura scelta per la pensione anticipata, ci sono diverse opzioni possibili per ottenere il massimo vantaggio.

Da anni si parla di pensioni flessibili, un argomento complesso che richiede chiarimenti. La definizione stessa ha bisogno di spiegazioni, poiché un sistema basato esclusivamente sul sistema contributivo non può prevedere misure di pensionamento flessibili. La flessibilità in questo caso riguarda la possibilità di scelta da parte del lavoratore.

Andare in pensione in anticipo comporta penalizzazioni, tagli e limiti. Non si parla solo degli importi delle pensioni, ma anche delle misure che una volta andati in pensione non possono essere modificate. Nonostante la presunta flessibilità, la maggior parte di queste misure sono spesso irreversibili.

Alcune di queste misure, invece, sono temporanee e comportano una perdita solo nel periodo di tempo relativo all’anticipo di pensione scelto. Ad esempio, c’è l’Ape sociale, che consente di andare in pensione a partire dai 63 anni, ma dura fino ai 67 anni, quando il trattamento smette di essere erogato automaticamente. Sta al pensionato richiedere a quel punto il passaggio alla pensione ordinaria.

L’Ape sociale ha una serie di limitazioni: non prevede la tredicesima, non viene adeguata all’inflazione, non prevede maggiorazioni e gli assegni per il nucleo familiare. Questi vincoli valgono per tutta la durata dell’anticipo, ma una volta raggiunti i 67 anni, queste limitazioni spariranno con la scelta della pensione di vecchiaia.

Esiste anche l’Opzione Donna, che consente di andare in pensione a 60 anni, ma comporta una penalizzazione che può arrivare fino al 30%. A differenza dell’Ape sociale, questa penalizzazione è permanente e la cifra ottenuta alla data di decorrenza rimarrà tale per tutta la vita della pensionata, escludendo gli incrementi dell’adeguamento dei valori previdenziali.

Lo stesso vale per la Quota 103, che segue la Quota 100 e la Quota 102. Queste misure sono irreversibili una volta percepite. Se si sceglie la Quota 103, non sarà possibile passare alla Quota 41 nel 2024 per evitare le penalizzazioni della Quota 103. Tuttavia, la Quota 103 cessa di essere un vincolo a 67 anni.

In questo caso, come per l’Ape sociale, a 67 anni l’INPS provvede al ricalcolo della pensione, e il limite di 2818€ imposto dalla Quota 103 viene meno, così come il divieto di cumulo dei redditi da lavoro con i redditi da pensione. In altre parole, se si è andati in pensione con una di queste opzioni, si avrà il diritto di ricevere l’importo intero una volta raggiunta l’età di 67 anni.

Se sei già in pensione in alcuni casi puoi scegliere opzioni più convenienti: fallo subito, ti conviene

Il testo discute delle opzioni disponibili per coloro che sono già in pensione ma non sono soddisfatti della misura scelta per la pensione anticipata. Si parla di pensioni flessibili, che si riferiscono alla possibilità di scelta da parte del lavoratore. Tuttavia, molte delle misure sono irreversible e comportano limitazioni e penalizzazioni. Ad esempio, l’Ape sociale consente di andare in pensione a partire dai 63 anni, ma ha limitazioni come l’assenza della tredicesima e delle maggiorazioni per il nucleo familiare. L’Opzione Donna consente di andare in pensione a 60 anni, ma comporta una penalizzazione permanente che può superare il 30%. La quota 103 è un’altra misura irreversibile che impedisce il passaggio alla quota 41 in futuro. Tuttavia, a 67 anni l’INPS ricalcola la pensione e vengono meno le limitazioni e le penalizzazioni. Alla stessa età, si ha diritto a ricevere l’importo intero della pensione.