Apple Vision Pro rivoluziona la vista: le lenti liquide per risolvere i problemi visivi!

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Apple ha recentemente registrato un brevetto presso il Patent Office degli Stati Uniti che fa riferimento alle “lenti liquide” da utilizzare con il visore AR/VR Vision Pro. Non è chiaro se questa tecnologia sarà implementata nel visore che verrà lanciato sul mercato l’anno prossimo o in versioni successive. Tuttavia, il brevetto evidenzia la possibilità di utilizzare lenti liquide per ogni schermo vicino agli occhi, elementi che possono cambiare forma grazie alla pressione e permettere di adattare la visione in base alle necessità, come la miopia e l’ipermetropia.

Le lenti liquide sfruttano le peculiarità dei liquidi, come la tensione superficiale, per assumere particolari forme grazie alla gravità, simili a una pellicola attorno alla goccia stessa. Questa tecnologia potrebbe consentire un’esperienza visiva personalizzata e ottimizzata per ciascun individuo.

Apple sta anche lavorando per ampliare il pubblico e il mercato con un visore più economico, oltre a una versione Pro di seconda generazione prevista per il 2026. È importante sottolineare che Apple registra centinaia di brevetti ogni anno e non tutti si traducono in prodotti reali. Tuttavia, è interessante monitorare i brevetti registrati da Apple per rimanere aggiornati sulle loro possibili innovazioni future.

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Apple Vision Pro potrebbe sfruttare lenti liquide per gli utenti con problemi di vista

Apple ha registrato un brevetto presso l’Ufficio dei brevetti degli Stati Uniti che fa riferimento all’uso di “lenti liquide” per il visore AR/VR Vision Pro. Nel brevetto si evidenzia la possibilità di utilizzare lenti liquide che possono cambiare forma e curvatura grazie alla pressione, consentendo di adattare la visione secondo le necessità degli utenti. Queste lenti sfruttano la tensione superficiale dei liquidi e possono assumere particolari forme grazie alla gravità. Apple sta inoltre lavorando su un visore più economico e una versione Pro di seconda generazione prevista per il 2026. È importante sottolineare che non tutti i brevetti registrati si traducono in prodotti reali.