Apple privilegia la qualità: TSMC viene pagata solo per i chip impeccabili

0

Il processore A17 Bionic degli iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max sarà un vero e proprio concentrato di tecnologia. Questo SoC (System on a Chip) utilizzerà il processo produttivo a 3 nanometri di TSMC, lo stesso che verrà impiegato anche per i chip Apple Silicon M3 che presto debutteranno sui Mac.

Un report di theinformation.com fornisce ulteriori dettagli sull’accordo stipulato tra Apple e TSMC. Secondo questo accordo, Apple garantirebbe a TSMC un notevole volume di ordini per i suoi chip, per un valore di miliardi di dollari. In cambio, TSMC non addebiterebbe ad Apple il costo dei chip difettosi, quelli che non superano i controlli di qualità. Questo accordo risulta vantaggioso per entrambe le parti, sebbene sembri favorire in modo più significativo Apple rispetto a TSMC.

Da diversi anni, TSMC è il principale partner di Apple per la produzione dei suoi chip. Un tempo, Samsung era coinvolta nella produzione di una parte di questi chip, ma ora Apple sembra avere piena fiducia solo in TSMC. Pertanto, rivolgersi alle fonderie di Taiwan sembra una scelta ovvia per Cupertino. L’accordo di cui si parla sembra essere un trattamento di favore verso il miglior cliente di TSMC, dato che il 23% del fatturato del 2022 dell’azienda sembra essere stato generato proprio dalla collaborazione con Apple.

In passato, è stato riferito l’elevato tasso di rendimento ottenuto da TSMC con il processo produttivo a 3 nanometri, e questo report sembra confermare questi ottimi risultati. Si parla di un 70-80% di chip validi nella prima fase del processo, al netto delle migliorie che si apportano alle nuove tecnologie nel corso del tempo. Quindi anche i costi legati ai chip non funzionanti, che corrispondono a circa 1 su 5 chip prodotti, dovrebbero poter essere gestiti in modo ragionevole da TSMC.

È importante sottolineare che, di norma, il committente paga per il wafer, ovvero la lastra di silicio su cui vengono stampati i chip, e non per i singoli chip funzionanti. Questo è il motivo per cui negli ultimi tempi si sta cercando di recuperare il più possibile i chip non completamente funzionanti, ad esempio vendendoli con una frequenza di clock inferiore o con un minor numero di core della GPU. Tuttavia, nel caso dell’accordo tra Apple e TSMC, sarà quest’ultima ad assumersi i costi di produzione dei chip parzialmente o totalmente non funzionanti.

In conclusione, il processo produttivo a 3 nanometri di TSMC rappresenta un importante passo avanti per Apple e i suoi dispositivi, grazie alla partnership con TSMC e all’accordo vantaggioso siglato tra le due aziende.

Apple e il trattamento di favore di TSMC: paga solo i chip funzionanti

Il SoC A17 Bionic di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max sarà realizzato con il processo produttivo a 3 nanometri di TSMC, lo stesso utilizzato per i chip Apple Silicon M3. Secondo un report di theinformation.com, Apple avrebbe siglato un accordo con TSMC che prevede che la prima garantisca alla seconda commesse per miliardi di dollari in cambio della non addebito dei costi dei chip difettosi. Questo accordo sembra più vantaggioso per Apple che per TSMC. Apple ha da tempo scelto TSMC come fonderia di riferimento per la produzione dei suoi chip, quindi la firma dell’accordo sembra essere un trattamento di favore verso il miglior cliente. TSMC ha un buon rendimento nel processo produttivo a 3 nanometri, con circa il 70-80% di chip validi per il controllo qualità nella prima fase. TSMC si farà carico dei costi di produzione dei chip non funzionanti.