Un recente studio condotto dalla Corte dei Conti ha sollevato preoccupazioni sia presso il governo che presso i sindacati riguardo alla pensione delle persone di 40 anni. Si è chiesto quale sarà l’importo dell’assegno pensionistico per coloro che hanno intorno ai 40 anni e uno studio della Corte dei Conti ha fornito una risposta a questa domanda. Vediamo insieme i dettagli.
Attualmente, il governo e i sindacati si stanno incontrando per valutare la situazione delle pensioni, incontri che continueranno almeno fino a settembre. Al momento, tutto è ancora incerto e si dovranno attendere ulteriori informazioni per gettare le basi della legge di Bilancio 2024 e comprendere quante risorse saranno destinate alla riforma delle pensioni.
Ci sono almeno due questioni fondamentali che devono essere risolte: se estendere la Quota 41 a tutti i lavoratori o meno, e se prorogare o eliminare definitivamente l’Opzione donna. Inoltre, sono in discussione anche altre due misure di prepensionamento: l’Ape sociale e la Quota 103. Non c’è ancora nulla di definitivo, ma è probabile che entrambe le misure vengano confermate almeno per il 2024. Il governo si trova anche ad affrontare il tema delle pensioni per i giovani, che hanno carriere discontinue e stipendi troppo bassi.
I sindacati stanno esercitando pressioni affinché il governo agevoli le uscite anticipate dal mondo del lavoro e garantisca pensioni adeguate per i giovani. Tuttavia, la coperta è troppo corta e ci sono molti rischi. Coloro che sono nati tra gli anni ’80 e gli anni 2000 potrebbero pagare il prezzo più alto.
Uno studio recente condotto dalla Corte dei Conti su un ampio campione di lavoratori dipendenti di 40 anni ha rivelato che la maggior parte di loro ha uno stipendio lordo annuo inferiore a 20.000 euro. Considerando che in futuro l’assegno pensionistico verrà calcolato solo attraverso il sistema contributivo puro, ciò significa che la maggior parte dei quarantenni avrà una pensione che non supererà i 400/500 euro al mese.
Questa è una situazione allarmante e inaccettabile, soprattutto perché è probabile che il costo della vita continuerà ad aumentare nei prossimi anni. Pertanto, i sindacati chiedono al governo di introdurre una sorta di “pensione di garanzia”: un supplemento finanziato dallo Stato (e dalle imposte dei cittadini) agli assegni previdenziali troppo bassi.
In passato, quando era in vigore il sistema di calcolo retributivo, esisteva già una misura simile. Tuttavia, questo metodo ha contribuito a svuotare le casse dello Stato e ha portato all’inevitabile aumento dell’età pensionabile per evitare un collasso del sistema economico. Purtroppo, le brutte notizie non sono finite: secondo le stime dell’INPS, non è escluso che, a causa dell’allungamento della vita media in Italia, l’età pensionabile possa essere portata a 70 anni o oltre.
Allarme per i quarantenni: ecco come andranno in pensione
Un recente studio della Corte dei conti ha messo in allarme Governo e sindacati riguardo alla pensione di chi oggi ha 40 anni. Lo studio ha rilevato che la maggior parte dei quarantenni ha uno stipendio annuo inferiore a 20.000 euro, il che significa che la loro pensione futura non supererà i 400/500 euro al mese. I sindacati chiedono al governo di introdurre una pensione di garanzia, un supplemento a carico dello Stato agli assegni previdenziali troppo bassi. È probabile che l’età pensionabile possa essere portata a 70 anni o anche più, data l’allungamento della vita media in Italia.