L’astronomia offre l’incredibile opportunità di viaggiare non solo nello spazio, ma anche all’indietro nel tempo. Un esempio perfetto di ciò è il video del progetto CEERS (Cosmic Evolution Early Release Science Survey), realizzato utilizzando i dati raccolti dal telescopio James Webb.
L’argomento dell’astronomia e tutto ciò che gli ruota intorno sono estremamente affascinanti. Dalla velocità della luce alla natura dei pianeti e delle stelle così lontane, ci sono sempre motivi per stupirsi e meravigliarsi.
Quando si unisce l’ingegno e gli sforzi dell’umanità per un obiettivo comune, come nel caso del James Webb Space Telescope, le cose diventano ancora più interessanti. Questo telescopio, realizzato grazie alla collaborazione tra NASA, ESA e Agenzia spaziale canadese, rappresenta il progetto spaziale più importante degli ultimi anni.
I dati raccolti durante il primo anno di lavoro del telescopio sono stati elaborati in modo collaborativo dal progetto CEERS, al fine di realizzare un video capace di mostrare l’aspetto di una galassia risalente a 13,4 miliardi di anni fa.
Dalla prospettiva pragmatica, i fisici concordano nel dire che viaggiare nel tempo è impossibile. Sarebbe necessario superare la velocità della luce, un limite che potremmo non riuscire mai a superare. Nel vuoto, la luce raggiunge quasi i 300.000 chilometri al secondo. Ciò significa che la luce proveniente da un oggetto distante 600.000 km impiegherà 2 secondi per raggiungere la nostra posizione.
Ad esempio, la luce del sole impiega 8 minuti per arrivare sulla Terra, mentre la luce riflessa da Saturno impiega 60 minuti. Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro sistema solare (escludendo il Sole), emette luce che impiega 4,23 anni per raggiungerci. Queste distanze si estendono fino a luoghi lontani milioni o addirittura miliardi di anni luce.
Gli anni luce rappresentano l’unità di misura umana per definire le distanze nell’universo. Grazie ai progressi nella tecnologia dei telescopi, in grado di raccogliere sempre più luce, siamo in grado di vedere oggetti situati sempre più lontano da noi, fino a punti in cui la luce ci raggiunge da miliardi di anni fa, vicino all’evento conosciuto come il Big Bang. Qui entra in gioco il James Webb Space Telescope.
Il video presente sul canale ufficiale del JWST è una visualizzazione 3D di un viaggio di un minuto che ci porta a 13,4 miliardi di anni luce dalla Terra, permettendoci di guardare da vicino la galassia di Maisie che risale a soli 390 milioni di anni fa.
Ogni secondo trascorso nel video corrisponde a duecento milioni di anni nel passato, ciò ci permette di esplorare una piccolissima regione dello spazio chiamata “extended groth strip”. È incredibile pensare ai numerosi punti nel cielo e alle oltre 5.000 galassie di cui siamo certi della presenza, ognuna con i suoi sistemi stellari e forse decine di milioni di pianeti.
Guardando questo video, è facile perdere il senso delle proporzioni, ma allo stesso tempo è meraviglioso farlo, concludendo con l’osservazione della lontanissima e rossa galassia di Maisie, che rappresenta uno degli oggetti più distanti dal nostro punto di osservazione nello spazio.
Un nuovo video mostra la storia dell’universo in un viaggio verso una nuova galassia
Il testo parla dell’importanza dell’astronomia e di come essa ci permetta di viaggiare nel tempo e nello spazio. Viene citato il progetto CEERS che ha utilizzato i dati raccolti dal telescopio James Webb per creare un video che mostra l’aspetto di una galassia di 13.4 miliardi di anni fa. Si sottolinea come viaggiare nel tempo sia impossibile da un punto di vista pratico, ma grazie alla luce proveniente da oggetti distanti milioni o miliardi di anni luce siamo in grado di osservare eventi remoti nel tempo. Il testo fa riferimento alle distanze misurate in anni luce e spiega che il James Webb Space Telescope è in grado di osservare oggetti estremamente lontani. Infine, viene descritto un video che mostra un viaggio di un minuto che ci porta nella galassia di Maisie, distante 13.4 miliardi di anni luce dalla Terra.