Alla scoperta della nuova legge sul mantenimento dei figli: cosa cambia per l’età ed esigenze dei bambini

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Le ultime novità riguardo all’assegno di mantenimento dei figli prevedono la possibilità di aumentarlo nel corso degli anni. Per capire meglio questa questione, è importante considerare che le condizioni di separazione e divorzio possono essere riviste se si verificano eventi che modificano la situazione economica delle parti. Riguardo ai figli, l’assegno di mantenimento deve essere commisurato ai loro bisogni.

Recentemente, la prima sezione civile della Cassazione ha emesso una sentenza che ha portato a una piccola svolta in questo ambito. Nel dettaglio, un padre si è rivolto alla Suprema Corte per chiedere l’annullamento di una sentenza che fissava un assegno di mantenimento di 800 euro per la figlia minore, con la madre che si sarebbe dovuta occupare del 40% delle spese straordinarie e il padre del 60%. Tuttavia, gli Ermellini, come vengono chiamati i giudici della Cassazione, hanno respinto la richiesta del padre, ritenendo che la Corte d’appello avesse seguito i principi stabiliti dalla giurisprudenza. In particolare, la Corte ha applicato il principio di proporzionalità tra i redditi dei genitori, tenendo conto delle esigenze e del tenore di vita del figlio.

La Cassazione ha inoltre ribadito un importante precedente, ossia che le necessità economiche di un figlio aumentano con la sua crescita, una verità che non richiede ulteriori dimostrazioni. Di conseguenza, è necessario adeguare proporzionalmente l’assegno di mantenimento. Per quanto riguarda le spese straordinarie, la Corte ha confermato che non devono essere necessariamente divise in parti uguali, ma ripartite in base al reddito dei genitori.

Nel caso specifico, la Corte ha preso in considerazione il fatto che la madre aveva la custodia della figlia e provvedeva alle sue necessità. Inoltre, è da sottolineare che, per quanto riguarda le spese straordinarie, non è necessario un accordo preventivo tra i genitori. In caso di contrasto e rifiuto di rimborso, sarà il giudice a valutare se l’interesse del figlio sia pregiudicato o meno.

Inoltre, è importante notare che le esigenze di cura, educazione, istruzione e assistenza dei figli, che aumentano con l’età, non vengono totalmente coperte dal pagamento delle spese straordinarie. Pertanto, è necessario procedere a un proporzionale adeguamento dell’assegno di mantenimento.

Queste sono le ultime novità riguardo all’assegno di mantenimento dei figli. La situazione potrebbe variare in base al caso specifico e alle decisioni dei giudici. Tuttavia, è importante tenerle in considerazione per garantire la giusta assistenza economica ai figli durante la separazione o il divorzio.

Mantenimento dei figli: cambia tutto | Età ed esigenze: cosa dice la legge aggiornata

Un recente sentenza della Cassazione ha stabilito che l’assegno di mantenimento dei figli può essere aumentato nel corso degli anni per adeguarsi alle loro esigenze crescenti. La Corte ha confermato che le necessità economiche di un figlio aumentano con la sua crescita e che questo non richiede una specifica dimostrazione. Inoltre, le spese straordinarie non devono necessariamente essere divise in parti uguali tra i genitori, ma devono essere ripartite proporzionalmente in base al reddito. La decisione sulle spese straordinarie viene presa dal giudice in caso di contrasto e rifiuto di rimborso, valutando se l’interesse del figlio è pregiudicato o meno. In sostanza, le esigenze di cura, educazione, istruzione e assistenza, crescenti con l’età dei figli, devono essere soddisfatte dai genitori attraverso un adeguamento proporzionale dell’assegno di mantenimento.