Il passaggio al sistema di codifica MPEG4 AVC del digitale terrestre, noto come Switch-off, rappresenta un momento importante per le televisioni italiane. Questo cambiamento avrà un impatto significativo sui vecchi televisori, ma è essenziale per migliorare la qualità del digitale terrestre e fare spazio alle frequenze necessarie per il 5G.
Fin dai tempi passati, nel settore televisivo si discuteva del passaggio dal DVB-T al DVB-T2. Tuttavia, l’implementazione completa del nuovo standard è stata ripetutamente posticipata. La scadenza iniziale era prevista per il 21 giugno 2022, poi è stato spostato al 20 giugno 2022 e ora siamo nel 2023 senza che il DVB-T2 sia ancora operativo.
Questo passaggio è necessario per liberare frequenze a 700 MHz per l’uso del 5G, che rappresenta la prossima generazione di reti cellulari. Sebbene sia inevitabile, ciò comporta problemi significativi per i vecchi televisori. Tuttavia, il passaggio al nuovo parametro consentirà un miglioramento della qualità del digitale terrestre e renderà le trasmissioni italiane più adatte ai moderni televisori con modalità 4k.
La questione dello Switch-off verso il DVB-T2 è complicata dalle carenze dell’infrastruttura digitale in molte parti del paese. In molte aree, il segnale è così debole che Rai e Mediaset conservano ancora la versione in definizione standard (SD) anziché in alta definizione (HD).
Un esempio di questa situazione è rappresentato dai canali della RAI, come RAI 1, RAI 2 e RAI 4, che sono ancora disponibili solo in qualità “low”. Tuttavia, si prevede che questa situazione cambierà nel giro di qualche mese, a meno che le zone montane e le isole rimangano difficili da sintonizzare sui canali.
Quando avverrà effettivamente il cambio al nuovo standard è ancora incerto. In teoria, doveva avvenire il 1 gennaio 2023, ma data l’avanzata dell’estate, è possibile ipotizzare un ulteriore ritardo fino al 2024. Questo ritardo presenta anche il problema dei televisori non compatibili che sono ancora utilizzati da molti spettatori anziani, rappresentando una parte importante del pubblico televisivo italiano.
In conclusione, lo Switch-off rappresenta un passaggio cruciale per le televisioni italiane, che dovranno gestire attentamente questa transizione al fine di evitare di perdere una parte significativa della loro clientela.
da questo giorno saluti il tuo televisore
In Italia, si sta discutendo del passaggio al sistema di codifica DVB-T2 per la televisione. Questo passaggio è stato rinviato più volte e non è ancora stato implementato completamente. Il motivo di questo cambiamento è liberare spazio nelle frequenze per il 5G, ma ciò comporta problemi per i vecchi televisori. Inoltre, il passaggio al nuovo sistema permetterà di migliorare la qualità del digitale terrestre e adattarlo alle moderne tecnologie come il 4k. Tuttavia, a causa delle carenze dell’infrastruttura digitale nel paese, molti luoghi continuano a utilizzare la vecchia definizione standard SD anziché l’HD. La RAI è un esempio di questo problema, in quanto molti dei suoi canali sono ancora disponibili solo in bassa qualità. Il cambio previsto per il DVB-T2 potrebbe avvenire nel 2024, ma potrebbero esserci ulteriori ritardi. Sarà importante gestire attentamente questo passaggio per evitare di perdere una parte significativa della clientela televisiva.