L’applicazione Immuni, sviluppata da Bending Spoons per conto del Ministero della Salute, è stata ufficialmente chiusa il 31 dicembre 2022. Questa app, il cui obiettivo principale era tracciare i contatti tra le persone al fine di limitare la diffusione del Covid-19, ha ricevuto numerose critiche e non ha mai funzionato correttamente a causa di problemi tecnici e mancanza di supporto burocratico.
Immuni è stata lanciata il 1° giugno 2020 ed è stata testata in quattro regioni italiane (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia) a partire dall’8 giugno, per poi essere resa disponibile in tutta Italia dal 15 giugno. Sin dall’inizio, l’app ha affrontato due gravi accuse: non funzionava correttamente e rappresentava un pericolo per la privacy. Al fine di limitare le polemiche, il governo ha reso pubblico il codice sorgente dell’app, consentendo a tutti di analizzarne il funzionamento.
Nonostante ciò, l’app Immuni non è mai stata ampiamente adottata dalla popolazione italiana. Nei primi sei mesi, è stata scaricata da solo 10 milioni di italiani, meno del 20% della popolazione, un numero insufficiente per garantire un efficace tracciamento dei contagi.
Il funzionamento di Immuni si basava sul protocollo di comunicazione Bluetooth, ma questo sistema si è dimostrato inefficace a causa delle numerose segnalazioni di falsi contatti o mancate rilevazioni di contatto. L’app Immuni cercava di stimare la distanza tra due persone misurando l’attenuazione del segnale Bluetooth. Tuttavia, questo metodo funzionava solo quando non c’erano interferenze o ostacoli fisici che attenuassero o disturbassero il segnale di uno dei due smartphone. In caso contrario, l’app registrava dati errati.
Ora che l’app Immuni è stata definitivamente chiusa, coloro che l’hanno scaricata prima della chiusura potranno mantenere le certificazioni acquisite e continuarle a visualizzare nell’app stessa. Tuttavia, non saranno in grado di aggiornare l’app, scaricare nuove certificazioni o visualizzare eventuali scadenze oltre a quelle già acquisite. Altri sistemi per l’ottenimento dei Green Pass rimarranno attivi.
Nonostante i disagi e i problemi di privacy incontrati, Immuni è stata abbastanza utile per un certo periodo di tempo nella gestione del Covid-19. Tuttavia, è evidente che l’app ha incontrato diverse difficoltà tecniche e organizzative che hanno limitato la sua efficacia nel tracciamento dei contagi.
Smartphone, addio alla grandissima app: è stata chiusa ufficialmente
L’app Immuni, sviluppata da Bending Spoons per conto del Ministero della Salute, è stata chiusa definitivamente il 31 dicembre 2022. Nonostante fosse stata lanciata ufficialmente il 1° giugno 2020, ha ricevuto numerose critiche e ha avuto problemi sia tecnici che di supporto burocratico. L’applicazione utilizzava il protocollo Bluetooth per tracciare i contatti tra le persone al fine di limitare la diffusione del Covid-19, ma si è rivelata inefficace a causa di falsi contatti e mancate rilevazioni. Nonostante sia stata scaricata da 10 milioni di italiani nei primi sei mesi, meno del 20% della popolazione, non ha raggiunto una diffusione sufficiente per un tracciamento efficace dei contagi. Dopo la chiusura, coloro che hanno scaricato l’app prima potranno mantenere le certificazioni acquisite, ma non potranno aggiornarla o ottenere nuove certificazioni. Nonostante i problemi, Immuni è stata considerata utile per un periodo di tempo.