Ci sono alcune abitudini comuni sul posto di lavoro che, seppur banali, possono danneggiare notevolmente la produttività. In un’epoca dell’anno come questa, è normale sentirsi un po’ svogliati sul lavoro, ma abbandonando tali abitudini saremo sicuramente più efficaci e gli effetti si noteranno immediatamente da parte dei colleghi e dei superiori.
È impossibile essere sempre al massimo e raggiungere sempre i massimi risultati sul lavoro. Ci sono giorni in cui ci sentiamo più caricati di altri e altri in cui non riusciamo a fare molto. Tuttavia, ci sono alcune abitudini che indeboliscono costantemente la produttività e portano a risultati scarsi. Spesso, queste abitudini sono considerate innocue e spesso nemmeno ci accorgiamo di averle. Tuttavia, nel lungo termine, possono gravare pesantemente sulla nostra capacità di ottenere risultati e lavorare in equipe, diventando un peso morto per il team o addirittura per noi stessi, nel caso di lavoratori autonomi.
Ecco quindi una serie di cattive abitudini lavorative che è bene eliminare se vogliamo diventare più efficienti e produttivi.
La prima abitudine da eliminare è quella che gli esperti chiamano “tab-maxing”. Banalmente, si tratta della tendenza di aprire numerose schede contenenti video, canzoni, articoli, pagine di social media e altre cose casuali mentre si è al lavoro. Questo comportamento è strettamente collegato al controllo eccessivo dello smartphone. Dal momento che il telefono cellulare è diventato una parte integrante di noi stessi, controllarlo troppo frequentemente può rallentarci.
Un’altra abitudine negativa, valida in ogni ambito, è la procrastinazione. Spesso, molti di noi tendono a posticipare lo svolgimento di azioni, specialmente se si tratta di lavoro. Facendolo, mettiamo in difficoltà colleghi e rischiamo di dover fare tutto di corsa successivamente. Inoltre, se si lavora in un ufficio, si perde sicuramente tempo a chiacchierare con i colleghi. Anche se può essere piacevole durante la pausa caffè, bisogna fare attenzione a non esagerare. Inoltre, evitiamo di flirtare con i colleghi, poiché mescolare questioni personali e lavoro non è mai una buona idea, soprattutto durante l’orario di lavoro.
Da un lato, è importante evitare di litigare con i colleghi, ma è ancora più importante creare un ambiente di lavoro positivo e salutare, in quanto ciò influisce notevolmente sulla produttività. Spesso litigi nascono quando ci concediamo un’altra brutta abitudine: lamentele e sfoghi durante l’orario di lavoro. A meno che non si stia sollevando un problema specifico che si desidera cambiare, lamentarsi può alimentare un ciclo infinito di negatività e vittimizzazione.
Eliminando queste abitudini dannose, saremo in grado di diventare molto più efficaci e produttivi sul posto di lavoro, ottenendo risultati migliori per noi stessi e per l’intera squadra.
Se abbandoni queste abitudini sarai subito più produttivo sul lavoro
Il testo parla delle cattive abitudini che spesso abbiamo sul posto di lavoro e di come queste danneggino la nostra produttività. Non è possibile essere sempre al massimo e avere giorni in cui siamo meno motivati, ma ci sono alcune abitudini che costantemente ci indeboliscono e ci portano a scarsi risultati. Sono abitudini che spesso consideriamo innocue ma che a lungo andare possono minare la nostra capacità di ottenere risultati e di lavorare in gruppo. Alcune di queste abitudini sono l’apertura di più schede e il controllo eccessivo dello smartphone, la procrastinazione, lo spettegolare e il flirtare con i colleghi, litigare con i colleghi e le lamentele e gli sfoghi durante l’orario di lavoro. Abbandonare queste abitudini ci renderebbe molto più efficienti e produttivi.