Un recente report ha messo in evidenza un preoccupante aumento dei casi di malware sui dispositivi Android, e purtroppo spesso la responsabilità è degli stessi utenti.
Oggi l’immagine degli hacker ha perso gran parte del suo fascino: non li immaginiamo più come misteriosi nerd ipertecnologici che si infiltrano nei database di multinazionali maligne per il bene del mondo, ma come semplici ladri informatici che minacciano la sicurezza dei nostri dati personali e cercano di entrare nei nostri smartphone per rubare il PIN della carta di credito. Una delle forme più comuni di infiltrazione di software dannosi nei dispositivi è il malware, acronimo di “malicious software”, ovvero un software malevolo.
Come suggerisce il nome, si tratta di programmi installati a nostra insaputa all’interno dei nostri dispositivi per compiere azioni malevole, spesso legate al furto di informazioni sensibili. Ma da dove provengono i malware? E come possiamo difenderci da essi?
Recentemente, la società rumena Bitdefender, specializzata in tecnologie per la cybersicurezza, ha pubblicato un report che analizza i metodi attraverso cui gli hacker si infiltrano nei nostri smartphone con intenzioni tutt’altro che benevole.
Esistono molti modi attraverso cui gli hacker possono ottenere l’accesso ai nostri dispositivi. Un elenco non esaustivo comprende: database di informazioni sensibili privi di adeguate misure di sicurezza, password deboli o prevedibili, dispositivi vecchi persi o rubati che non sono mai stati reimpostati, software obsoleto. Tutti questi sono esempi di “porte aperte” che lasciamo a disposizione degli hacker, invitandoli a entrare e a sottrarre i nostri dati personali, fiscali, codici segreti e informazioni di lavoro.
Tuttavia, tra tutte le minacce, vi è una particolarmente insidiosa rappresentata dai malware, dei quali Bitdefender ha individuato ben 60.000 solo per i dispositivi Android! La ricerca suggerisce che tali programmi maligni vengono installati molto spesso a causa di comportamenti imprudenti da parte degli utenti stessi, che spesso adottano azioni che si rivelano controproducenti. Fortunatamente, un semplice cambiamento delle nostre abitudini può metterci al riparo dalla maggior parte dei rischi, riducendo drasticamente la probabilità di infezione.
Secondo il report, la maggior parte degli attacchi si verifica negli Stati Uniti, responsabili del 55% dei dispositivi infettati da malware. In Italia, la situazione è relativamente tranquilla, con solo l’1,93% dei casi registrati a livello mondiale. Tuttavia, ciò non significa che dobbiamo abbassare la guardia. Seguire una regola d’oro può ridurre in modo significativo il rischio di infezione.
La regola d’oro consiste nel non scaricare mai applicazioni da fonti esterne al Google Play Store, lo store ufficiale di Android. Sebbene a volte possa essere utile installare applicazioni di terze parti, nella maggior parte dei casi comporta rischi considerevoli. Le applicazioni provenienti da fonti esterne, anche se sembrano affidabili, non sono sottoposte al processo di verifica di Google, che certifica la bontà del software che stiamo installando sul nostro smartphone. Di conseguenza, tali applicazioni sono il veicolo ideale per nascondere codice malevolo, programmato per rubare i nostri dati sotto l’apparenza di un’applicazione innocua, come un gioco o altro.
Seguendo questa regola d’oro, ridurremo al minimo il rischio di malware. È importante non sottovalutare la gravità di questa minaccia e adottare le giuste precauzioni per proteggere i nostri dispositivi e i nostri dati personali.
Nuovo report mostra un malware presente su tantissimi smartphone | Migliaia di telefoni a rischio
Un recente rapporto evidenzia un preoccupante aumento dei casi di malware sui dispositivi Android, spesso causato dagli stessi utenti. Oggi gli hacker non sono più considerati dei “super nerd” misteriosi, ma dei ladri informatici che minacciano la sicurezza dei nostri dati personali. Uno dei modi più diffusi per infiltrare software maligno nei nostri dispositivi è attraverso i malware. Questi programmi vengono installati senza che ce ne accorgiamo e possono rubare informazioni sensibili. Ci sono diversi modi in cui gli hacker possono ottenere accesso ai nostri dispositivi, come database privi di sicurezza, password deboli o prevedibili, dispositivi vecchi non reinizializzati e software obsoleto. Tuttavia, i malware sono la minaccia più insidiosa, con ben 60.000 programmi solo per Android. Questi malware spesso vengono installati a causa di comportamenti sconsiderati degli utenti. Fortunatamente, possiamo difenderci da questi rischi semplicemente correggendo le nostre abitudini. Il rapporto mostra che la maggior parte degli attacchi si verifica negli Stati Uniti, mentre l’Italia è relativamente tranquilla. Tuttavia, è importante seguire una regola fondamentale per ridurre il rischio di infezioni: non scaricare mai applicazioni da fonti esterne al Google Play Store. Questo errore potrebbe comportare conseguenze gravi.