È stato oggetto di discussione per settimane l’arrivo di un bonus fino a 3.000 euro dedicato agli anziani e in particolare a coloro che non sono autosufficienti. Tale bonus aveva lo scopo di aiutare le famiglie in una spesa che negli ultimi tempi era diventata molto onerosa.
Questa agevolazione, in pratica un’esenzione fiscale, aveva l’obiettivo di favorire l’assunzione di colf e badanti. L’aiuto consisteva in un esonero dai contributi che avrebbe avuto una durata massima di 36 mesi. Questa novità era stata aggiunta tramite emendamento nel Decreto Legge Lavoro, ma purtroppo ha incontrato alcune difficoltà nell’iter attuativo.
Il Senato, dopo una lunga discussione, ha deciso di non includere il bonus nel vaglio legislativo. Quindi, il bonus fino a 3.000 euro annui per un massimo di 36 mesi per le assunzioni di colf e badanti non troverà spazio.
Le colf e badanti rappresentano una voce di spesa rilevante per molte famiglie italiane. Quest’anno ci sono stati vari aumenti sia nella retribuzione diretta che nei contributi per i lavoratori domestici, come previsto dal contratto di categoria. Nonostante i costi spesso elevati e la necessità di aiutare gli anziani non autosufficienti o con redditi bassi, il Governo ha deciso di respingere il bonus inserito come emendamento al Decreto Lavoro.
Il bonus era stato inizialmente incluso tra gli emendamenti al Decreto Lavoro approvati dalla Commissione Affari sociali del Senato. Tuttavia, nel testo votato in Aula, è sparito il nuovo esonero contributivo previsto per gli anni 2023, 2024 e 2025 a favore delle famiglie che assumono personale per l’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Le famiglie non saranno aiutate nell’assistenza agli anziani, ma rimane confermata la possibilità di dedurre parzialmente i contributi per colf e badanti, fino a un massimo di circa 1.500 euro.
Durante i lavori preparatori per l’approvazione del Decreto Lavoro, si era dibattuto molto sulla possibilità di adottare nuove misure per incentivare l’assunzione di badanti e colf, al fine di aiutare gli anziani non autosufficienti. Si puntava quindi ad aumentare il limite di deducibilità dei contributi da 1.500 a 3.000 euro. Tuttavia, durante la discussione in Commissione Affari sociali del Senato, non è stato approvato un emendamento che avrebbe azzerato i contributi dovuti per i primi tre anni di assunzione.
Bonus anziani da 3000 euro: ecco come lo puoi spendere | Guida pratica alla richiesta
Il testo riguarda l’annuncio di un bonus fino a 3.000 euro destinato agli anziani, in particolare a quelli non autosufficienti, per agevolare l’assunzione di colf e badanti. Tuttavia, nonostante i presupposti validi, il bonus non è stato approvato dal Senato e non troverà spazio. Ciò rappresenta una delusione per le famiglie italiane che hanno spese elevate per l’impiego di colf e badanti. Nonostante ciò, rimane la deducibilità parziale dei contributi di colf e badanti, fino a un massimo di 1.500 euro circa. Si era discusso anche di raddoppiare questo limite a 3.000 euro, ma l’emendamento non è stato approvato.