Durante il processo legale in corso tra le due aziende, è emerso che Google aveva valutato la possibilità di collaborare con Tencent per acquisire Epic Games nel 2018, in base a un piano elaborato da Phil Harrison, all’epoca capo della divisione Stadia. Harrison riteneva che l’acquisizione del team di Fortnite, il quale aveva raggiunto la cifra record di 44,7 milioni di giocatori, avrebbe potuto favorire la piattaforma streaming nel consolidare la propria posizione nel settore videoludico.
Tuttavia, tale operazione non si è concretizzata e Google ha invece optato per l’acquisto del 20% di Epic Games, investendo 2 miliardi di dollari. Secondo quanto emerso nel corso del processo, il piano di Harrison si basava sul grande successo di Fortnite, che vantava oltre 100 milioni di utenti attivi e rappresentava per lui una solida base su cui costruire la crescita di Stadia.
La strategia delineata da Harrison è stata confermata da Dav Sabota, direttore dello sviluppo aziendale di Google dal 2008 al 2018, il quale ha spiegato che il piano prevedeva l’acquisto di azioni di Epic tramite Tencent o la collaborazione con quest’ultima per acquisire completamente Epic Games.
Google ha pensato di allearsi con Tencent per acquistare Epic Games nel 2018
Durante una causa legale tra due aziende, è emerso che Google aveva considerato di stringere un’alleanza con Tencent per acquistare Epic Games nel 2018, ma alla fine ha optato per l’acquisto del 20% dell’azienda per 2 miliardi di dollari. Il capo della divisione Stadia, Phil Harrison, aveva elaborato un piano che prevedeva di sfruttare il successo di Fortnite per consolidare la posizione di Google nel mercato videoludico. Il piano di Harrison includeva l’acquisto di azioni di Epic tramite Tencent o un’acquisizione completa in collaborazione con l’azienda cinese.