Un gruppo di ricercatori del Schmidt Ocean Institute ha fatto una scoperta eccezionale al largo delle Isole Galápagos: una sorgente idrotermale mai vista prima. La sua esistenza era stata ipotizzata per quasi vent’anni e finalmente, grazie all’aiuto di alcuni piccoli crostacei, è stata finalmente portata alla luce.
Dopo aver recentemente individuato ben due barriere coralline incontaminate, questo incredibile arcipelago continua a stupire con le sue meraviglie naturali.
L’obiettivo principale dei ricercatori era quello di mappare la presenza dei camini idrotermali in queste profondità marine. Dopo una spedizione di 30 giorni, il team a bordo dell’imbarcazione Falkor ha individuato un nuovo “campo” sottomarino, caratterizzato da cinque geyser e tre sorgenti calde.
Le sorgenti idrotermali sono delle spaccature sul fondale marino da cui fuoriesce acqua riscaldata dall’attività geotermica, spesso dando vita a ricchi ecosistemi, e le temperature registrate in questo luogo hanno raggiunto un massimo di 288°C.
La scoperta è stata possibile grazie ai piccoli crostacei facenti parte della famiglia Galatheidae, noti anche come galateidi. Seguendo le loro tracce, i ricercatori hanno infine individuato le sorgenti.
Secondo la dott.ssa Roxanne Beinart, la difficoltà nel rivelare l’esistenza di queste sorgenti risiede nel fatto che le emissioni dei fluidi sono limpide e non producono nuvole nell’acqua, a differenza delle fumarole. È stato necessario il contributo di un team multidisciplinare e dei piccoli crostacei per fare questa straordinaria scoperta.
Questa ricerca dimostra quanto ci sia ancora da scoprire sui fondali oceanici e quanto sia importante proteggere gli ecosistemi marini. È un passo essenziale per riconoscere la biodiversità marina e garantire la protezione dei nostri oceani.
Una scia di granchi sott’acqua ci ha portato ad una scoperta incredibile
Un team di scienziati del Schmidt Ocean Institute ha fatto una scoperta entusiasmante al largo delle Isole Galapagos: una sorgente idrotermale mai vista prima, grazie all’aiuto di alcuni piccoli crostacei. Dopo aver individuato due barriere coralline incontaminate, il team ha trovato un nuovo campo sottomarino con cinque geyser e tre sorgenti calde, con temperature registrate fino a 288°C. La scoperta è stata possibile grazie ai galateidi e al lavoro di chimici, biologi e geologi. Questa ricerca indica quanto ancora ci sia da scoprire sui fondali oceanici e l’importanza di proteggere gli ecosistemi marini.