Intesa Sanpaolo: come difendere i tuoi risparmi dalla migrazione forzata su Isybank

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Le proteste dei clienti di Intesa Sanpaolo riguardo al passaggio a Isybank sono state alimentate dalla mancanza di filiali fisiche e sportelli Bancomat, nonché dalla necessità di utilizzare solo un’app per l’home banking. A causa di questi disagi, 300.000 utenti di Intesa sono stati trasferiti a Isybank, con un piano per trasferirne altri 4 milioni entro la fine dell’anno successivo.

Tuttavia, c’è la possibilità di opporsi a questa migrazione forzata. Le modalità di informazione da parte di Intesa agli utenti in merito al passaggio ad Isybank sono state oggetto di osservazioni da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm). L’informazione è stata considerata non adeguata, determinando così la possibilità di contestare il trasferimento forzoso.

Per coloro che avrebbero dovuto passare ad Isybank entro il 18 marzo, circa 2 milioni di clienti di Intesa Sanpaolo, è stata concessa un’estensione fino al 29 febbraio per esprimere la propria volontà di rimanere con la propria banca. Grazie all’attenzione mediatica attorno a questo caso, i clienti hanno ora la possibilità di chiamare il numero verde di Intesa entro la nuova data stabilita.

Intesa Sanpaolo, come opporsi alla migrazione forzata su Isybank I Lo stanno facendo tantissimi clienti

Il testo parla dell’introduzione da parte di Intesa Sanpaolo di Isybank, una banca completamente digitale senza filiali fisiche o sportelli Bancomat. Sono stati trasferiti forzatamente 300.000 clienti a questa nuova banca, con un previsto trasferimento di altri 4 milioni entro la fine dell’anno successivo. Tuttavia, c’è la possibilità di opporsi a questo trasferimento, grazie all’intervento di alcuni parlamentari e dell’Agcm. Gli utenti interessati possono esprimere la propria volontà fino al prossimo 29 febbraio chiamando il numero verde di Intesa.