La polvere accumulata sulle ventole di raffreddamento può creare problemi a notebook e PC desktop. Ecco come pulire un PC o un notebook.
a polvere è uno dei peggior nemici degli ingegneri e dei progettisti di sistemi informatici, dal momento che può compromettere il corretto funzionamento dei computer. È quindi buona norma effettuare periodicamente una pulizia del PC eliminando la polvere dalle ventole di raffreddamento. Pervia della resistenza termica transistor, diodi e gli altri componenti funzionano in maniera ottimale solo a basse temperature. Infatti quando essa supera i 35 °C diminuisce la loro efficienza, rallenta la frequenza di funzionamento e aumenta il rischio di danneggiamento. Per questo motivo tutti i computer, sia desktop sia notebook, sono dotati di sistemi di areazione composti da una o più ventole, incaricate di dissipare il calore generato all’interno del case, aspirando aria fresca dall’ambiente esterno. A lungo andare però la polvere aspirata proveniente dall’esterno si deposita e si accumula nel case ostruendo le ventole fino a bloccarle e causando un surriscaldamento della CPU e dei componenti interni.
Se utilizziamo un notebook, soprattutto datato, ci sarà sicuramente successo di non riuscire ad utilizzarlo al tatto, addirittura a volte si spegne da solo di colpo, perché si surriscalda fino al punto critico di “protezione”. Dopo aver pulito le ventole tutti questi problemi saranno risolti o quantomeno attenuati e il computer non solo risulterà più reattivo e veloce, ma anche freddo al tatto e la sua rumorosità diminuirà sensibilmente (la
polvere annidata contribuisce ad aumentare anche il rumore e le vibrazioni emesse dalle ventole). La procedura di pulizia del case e delle ventole di raffreddamento interne di un computer desktop è un’operazione alla portata di tutti, mentre effettuarla sui computer portatili può risultare complicato (varia a seconda dei modelli) e in alcuni casi conviene affidarsi a centri specializzati al fine di evitare danni allo chassis o a qualche connettore. Vediamo quindi quali sono i metodi di pulizia per i sistemi più comuni e come tenere sotto controllo il funzionamento delle ventole e la temperatura dei vari componenti.
Il PC sotto stretto controllo
Servendoci del tool SpeedFan possiamo monitorare in tempo reale la temperatura della CPU del computer e modificare la velocità di rotazione delle ventole. Ecco come fare.
Scarichiamo SpeedFan.zip e facciamo doppio clic sul file eseguibile per avviare l’installazione del software. Terminato il setup SpeedFan leggerà i parametri dei sensori di temperatura installati nel PC. A seconda del modello di scheda madre avremo più o meno parametri da controllare. Quello più importante è senza dubbio la temperatura della CPU! Un’icona con una fiamma indica che è troppo elevata, quindi dobbiamo procedere con la pulizia delle ventole. In alcuni modelli è anche possibile modificare la velocità di rotazione delle ventole, accelerandole 0 rallentandole, così da ottenere un controllo maggiore sulla temperatura dei singoli componenti. Possiamo ad esempio accelerare la velocità della ventola della scheda video.
Dopo aver staccato i cavi di alimentazione, svitiamo le viti esterne dei pannelli laterali del case per rimuoverli. Aperto il case, ci imbatteremo in una o più ventole di raffreddamento. Dobbiamo pulirle tutte, ma prestiamo particolare attenzione a quella della CPU. Utilizzando una bomboletta di aria compressa (acquistabile a pochi euro presso qualsiasi negozio di informatica). Prima, però, dobbiamo bloccare la ventola per evitare che l’aria compressa la faccia girare ad alta velocità e la danneggi. Ci basterà quindi tenerla ferma con la mano. Spolveriamo adesso gli altri componenti utilizzando un pennello morbido. Nel caso di elevata temperatura, è possibile installare ventole aggiuntive per aumentare la dissipazione del calore airinterno del computer. Rimontiamo il pannello laterale e avvitiamo le viti esterne.
Nei notebook non sempre si riesce a pulire agevolmente la ventola della CPU. Rimuoviamo la cover posteriore così da comprendere il posizionamento dei vari componenti all’interno dello chassis. In alcuni modelli la ventola è posizionata direttamente sotto la back cover.
Se siamo riusciti ad avvicinarci alla ventola, puliamola come al passo della procedura per i desktop. In caso contrario rimontiamo il tutto e rechiamoci in un centro di assistenza. Nel frattempo però possiamo utilizzare l’aria compressa nella presa d’aria esterna del notebook.
Effettuiamo adesso dei test con il tool Speed-Fan. Se, nonostante la pulizia, la temperatura all’interno è ancora elevata, portiamo il notebook in un centro specializzato per far sostituire la ventola e la pasta termica della CPU in modo da aumentare il potere dissipativo.
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